Trama
Un'equipe di medici e scienziati sta lavorando a un ambizioso progetto: riportare la follia tra la gente per combattere la noia e la depressione e riuscire così a vivere meglio. A questo scopo vengono prelevati gli ultimi tre pazzi rimasti sulla terra. In un luogo segreto i tre malcapitati vengono studiati a fondo per capire le loro reazioni. Solo la dottoressa Natalia sembra provare un po' di tenerezza per loro...
Note
Dario D'Ambrosi, che ha scritto e diretto questa insolita e intrepida opera prima, è un valido regista, autore e attore teatrale con una lunga esperienza e con una significativa lista di spettacoli messi in scena e interpretati. La passione per la scena teatrale si è sempre accompagnata, per il regista, all'attenzione e al lavoro sulla malattia mentale. Questi due percorsi confluiscono materialmente e allegoricamente nel film, il cui titolo fa riferimento a una delle sensazioni ricorrenti denunciate di chi soffre di disturbi cerebrali. In un mondo in cui la follia sembrerebbe sparita o cancellata, un'equipe di scienziati e di medici progetta di catturare gli ultimi tre malati e di reinserirli nella realtà quotidiana che ne ha causato la pazzia. L'esperimento ha bisogno di attori e nella finzione i folli si riconoscono e dimostrano che far finta di essere sani o malati non è così immediato e che gli uni continuano ad avere bisogno degli altri. Il cast è da cartellone teatrale di qualità.
Recensioni
Dario D’Ambrosi, che ha scritto e diretto questa insolita e intrepida opera prima, è un valido regista, autore e attore teatrale con una lunga esperienza e con una significativa lista di spettacoli messi in scena e interpretati. Si è formato, tra l’altro, nel laboratorio di sperimentazione artistica del Caffè La MaMa a New York e Ellen Stewart, la fondatrice, ha accettato qui di comparire… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Recensioni
Il regista Dario D’Ambrosi ha affermato di essere particolarmente legato a questo film in quanto da tempo si occupa di malattie mentali. Forse ne è stato contagiato. Sicuramente non sembra occuparsi di cinema. In un futuro imprecisato in cui non esiste più la follia umana un gruppo di medici schizzati vuole riportarla sulla terra perché al posto di essa regna la depressione. Fanno… leggi tutto
2 recensioni negative
“Un odore ha preceduto il caos ed un altro sopravvivrà al mondo. A volte li percepiamo, il primo negli eccessi della fornicazione, l’altro nel fragore della defecazione, quando ci dissolviamo e non…
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i film che ho odiato nella stagione 2002-2003
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Dario D’Ambrosi, che ha scritto e diretto questa insolita e intrepida opera prima, è un valido regista, autore e attore teatrale con una lunga esperienza e con una significativa lista di spettacoli messi in scena e interpretati. Si è formato, tra l’altro, nel laboratorio di sperimentazione artistica del Caffè La MaMa a New York e Ellen Stewart, la fondatrice, ha accettato qui di comparire…
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Il regista Dario D’Ambrosi ha affermato di essere particolarmente legato a questo film in quanto da tempo si occupa di malattie mentali. Forse ne è stato contagiato. Sicuramente non sembra occuparsi di cinema. In un futuro imprecisato in cui non esiste più la follia umana un gruppo di medici schizzati vuole riportarla sulla terra perché al posto di essa regna la depressione. Fanno…
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orrendo: dietro l'alone intellettuale e sperimentale si celano un'accozzaglia di banalità e di superficialità che l'insipienza registica rende ancora più gravi. Vergogna. Le presenze della Scacchi e di Bedi Moratti (!) entrano di diritto nella storia del trash italico. E dire che ha delle pretese...
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