Regia di Paolo Angelini vedi scheda film
Film che va a pescare nell'animo e nella storia di noi bolognesi, imprimendo nelle nostri menti un affresco indimenticabile di quello che è, che è stata e che sarà Via del Pratello, porto sicuro per noi che siamo il popolo della notte made in Bo, per noi che siamo i fieri non allineati di questa città sempre più piccola e borghese. Via del Pratello, casa mia, volti conosciuti, amici, locali frequentati da anni. Ed il ritratto che ne fa Angelini è quanto di più vero ci sia, perchè i protagonisti sono reali, le maratone alcoliche pure e i colori di Bologna sono quelli lì. Certo, il film non è da antologia, ma per uno come me, chiaramente di parte, è impossibile non innamorarsene, specie se inquadrano pure il portone di casa mia e tra le attrici compare la madre di un mio carissimo amico. Il Pratello è un'oasi, il Pratello è l'isola che non c'è e Osvaldo è l'eterno Peter Pan che allegerisce tutte le nostre serate, le nostre nottate. I ricordi scorrono a fiumi, la fantasia galoppa allegra e io le corro dietro, tra una maratona alcolica e l'altra, convinto che prima o poi una la vincerò anch'io, in fondo sono anni che mi alleno...
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