Regia di Andrej Tarkovskij vedi scheda film
non c'e' dubbio che il cinema di Tarkoskij sia affascinante a livello visivo e sonoro. Il compianto regista russo sa utilizzare in maniera personale, creativa e talora geniale strumenti come il piano-sequenza, la fotografia, le musiche...ha la capacita' piu' unica che rara di cambiare i connotati spazio-temporali e figurativi della stessa sequenza nel giro di pochi secondi. E' insomma un visionario di grande talento. Il problema e' questo: tutte queste belle immagini (che in questo film hanno a che fare soprattutto con i 4 elementi della Natura) riescono ad integrarsi pienamente nel contesto narrativo e tematico della pellicola? Oppure il risultato e' alquanto disomogeneo e di conseguenza astruso? In questo caso, propenderei per la seconda opzione. In definitiva, in questo interessante ma poco riuscito viaggio della coscienza individuale (l'uomo e i suoi rapporti con madre e moglie) e collettiva (la Russia di Stalin) si insinua oltretutto il sospetto di un certo velato esibizionismo formale
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