Aleksej è costretto a una lunga degenza a letto a causa di un misterioso male che lo ha colpito. Dai suoi ricordi affiorano episodi dell'infanzia e dell'adolescenza, alcuni realmente accaduti, altri soltanto immaginati: le estati trascorse nella casa di campagna, il padre che aveva abbandonato la famiglia e la madre che sperava invano in un suo ritorno, l'incendio del fienile, il lavoro della madre in una tipografia...
Note
Tra introspezione e riferimenti alla storia del suo Paese, Tarkovskij dispiega il proprio armamentario stilistico (inquadrature fisse, lunghi piani-sequenza, simboli, metafore, aperture surreali) in un'opera ostica ma affascinante.
Nel film (fra tutti i suoi lavori forse il più intimo e personale) si affiancano e convivono due tendenze: una lirica, riferita alla sfera delle proprie vicende personali, e un'altra cronachistica, riguardante gli eventi storici accaduti nell'arco della sua esistenza. Come alo solito, un grande affresco un po' criptico ma affascinante.
E’ un viaggio nell’ inconscio, attraverso i ricordi personali del regista alla ricerca di un po’ di pace. Complessa, criptica e manieristica autobiografia dove spazio e tempo, reale e immaginario, fatti privati e pubblici si mescolano insieme a ricordi e storia. Un po' sopravvalutato ma fa bene agli occhi e al cuore
Il quarantenne Andrej Tarkovskij fa un bilancio della propria vita rievocando le vicende familiari che l'hanno visto prima bambino crescere insieme alla madre e alla sorellina dopo che il padre li aveva abbandonati, e poi adulto con la moglie e il figlio da cui si è separato. Centrale è il ruolo della donna, che madre o moglie che sia (in entrambi i casi interpretate da Margarita… leggi tutto
non c'e' dubbio che il cinema di Tarkoskij sia affascinante a livello visivo e sonoro. Il compianto regista russo sa utilizzare in maniera personale, creativa e talora geniale strumenti come il piano-sequenza, la fotografia, le musiche...ha la capacita' piu' unica che rara di cambiare i connotati spazio-temporali e figurativi della stessa sequenza nel giro di pochi secondi. E' insomma un… leggi tutto
Un film la cui bellezza è impressionante, intimassimo e personalissimo, e qui sta il suo punto di forza e, allo stesso tempo, il suo punto debole, anche se da quella personale storia, la ricerca psicologica e umana è grandissima, affrontato superbamente il rapporto madre moglie, “autore” (inteso come il narratore, il protagonista della storia) figlio.
Alcune scene sono davvero sublimi,… leggi tutto
Questo film è "lo specchio" della vita del regista, di come si guarda, con gli occhi dell'inconscio, se stesso e di come e del perché nasce il suo complesso edipico. Dominante é la figura della madre, su cui si fissa, che la ama, ma la elabora, dentro di sé, in un modo che però resta ancora infantile ancora da adulto, e lo si vede benissimo dal film (il gallo…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Questa sarà la lista in costante aggiornamento, in base alle mie visioni, dei film che più hanno influenzato il mio modo di vedere il modo . I primi due film sono i miei preferiti in assoluto ( con…
Forse i fortunati che hanno visto il documentario di Tavernier VOYAGE À TRAVERS LE CINÉMA FRANÇAIS non troveranno molto di che sorprendersi nella lista di consigli che porta il suo nome. È…
Nel mio ricordo.
“L’Anima senza corpo si vergogna come un corpo senza veste.”
Snocciolare poesia contemplativa nel tentativo di tirare conclusioni analitiche sul nostro passato non dev’essere necessariamente un’opera di dolore, per quanto dolorosa possa essere stata la vita stessa fino a questo punto (a quello di Andrej), uno specchio non è…
Il tema di questa playlist è la filosofia,o per meglio dire la filosofia all'interno del cinema.
Platone diceva che per spiegare un concetto filosofico sono necessarie le immagini e il cinema si è…
Un bel gruppo di "Non Profeti in Patria", si direbbe. C'è Samuel Fuller, che si ritrova fianco a fianco con Jean-Luc Godard dopo i loro trascorsi agli albori della Nouvelle Vague (e la lista di Fuller ne porta…
Saranno 10 playlist composte da 10 film per un totale di 100 film. 100 pellicole che sono riuscite ad rendere più sottile quella linea di separazione che è stata imposta tra Dio e l'uomo. Una serie di…
Ok, Chris Hadfield a bordo della ISS che suona, reinventa e canta, parzialmente su un suo playback registrato a Terra, "Space Oddity" di David Bowie, dell'11 Luglio 1969, pochi giorni prima del piccolo passo per un…
I MIEI MAGNIFICI 7 PER LA MIA MENTE e nella mente di 7..grandi registi Dopo aver letto questo elenco..che non sarà mai definitivo, ma in evoluzione, (peccato non sia più modificabile qui) Ci…
Sabato 19/05/2012 io e altre 20-30 persone, abbiamo avuto la fortuna di vedere alla Casa del Cinema di Roma, in una bella sala, in formato DVD ma su grande schermo e senza pagare nessun biglietto, il capolavoro Andrej…
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Commenti (4) vedi tutti
Nel film (fra tutti i suoi lavori forse il più intimo e personale) si affiancano e convivono due tendenze: una lirica, riferita alla sfera delle proprie vicende personali, e un'altra cronachistica, riguardante gli eventi storici accaduti nell'arco della sua esistenza. Come alo solito, un grande affresco un po' criptico ma affascinante.
commento di (spopola) 1726792Una visione intimista della vita del regista e dell'amore vissuto in riferimento alla figura materna
leggi la recensione completa di SupersonicoE’ un viaggio nell’ inconscio, attraverso i ricordi personali del regista alla ricerca di un po’ di pace. Complessa, criptica e manieristica autobiografia dove spazio e tempo, reale e immaginario, fatti privati e pubblici si mescolano insieme a ricordi e storia. Un po' sopravvalutato ma fa bene agli occhi e al cuore
commento di marco bi7
commento di nico80