Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
La GUERRA vista con gli occhi del guerriero, "ORRORE" è la parola finale di questo film. Francis Ford Coppola è davvero un reduce del Vietnam e in questo film ha valuto far rivivere in chiave onirica le principali brutture della guerra, quest'ultima vista come disumana, orrenda e terrificante. La scena finale evoca come unica soluzione l'autodistruzione come rimedio agli effetti che sull'uomo hanno gli orrori della guerra. Questo il live motiv del film, che è girato e interpretato molto bene, ma che nella trama si limita a raccontare gli isterismi e le assurdità vissute da un gruppo di soldati e nulla di più. Insomma buona regia e fotografia, ma la trama non vuole rapprensentare nulla di più che l'assurdità della guerra. Molto interessante è il percorso con il quale Coppola prepara lo spettatore a conoscere personalmente l'obiettivo della missione ingaggiata, ovvero il colonello Kurtz (Marlon Brando), personaggio svelato solo nella parte finale del film e per il quale si viene preparati e lo si desidera conoscere come se fosse un guru in ascesa per essere divinizzato.
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