Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
Broken Rage (2024): locandina
VENEZIA 81: FUORI CONCORSO
C'è modo e modo di raccontare una storia. Il cinema vive di generi e una medesima storia può travalicare uno e sconfinare in un altro mutando qualche particolare fondamentale ma restando inalterata o quasi l'ossatura narrativa di base.
In questo divertissement godibilissimo ed esilarante, Takeshi Kitano torna in regia quasi di sorpresa con un piccolo gioiello arguto e comico in cui l'estroso e versatile artista ci fornisce una dimostrazione pratica di tutto ciò.
Broken Rage (2024): scena
Broken Rage (2024): scena
La storia di un anziano killer arrestato dalla polizia e divenuto collaboratore per potersi scagionare ed evitare la galera, ci appare come un noir quasi serioso nella sua versione originale, una farsa divertentissima nel successivo "spin-off", funestato da disastri e pasticci sin dal suo epilogo con ripresa panoramica su metropoli notturna, come è prassi nei colossal noir che si ritengono tosti e si danno un adeguato contegno.
Nel terzo tentativo, semplicemente "off", l'azione si interrompe sul nascere perché l'agire maldestro del malcapitato killer diventa un fattore letale.
Broken Rage (2024): scena
Broken Rage (2024): scena
Quasi un saggio sul potere del cinema di soggiogare lo spettatore e propinargli le verità che gli fa più comodo, Broken Rage è uno straripante piccolo gioiello divertentissimo e scoppiettante, attraverso cui Kitano fonde finalmente le sue due anime di autore cinematografico e comico televisivo che l', fino ad ora, l'autore ha sempre cercato di tenere separate, attraverso un dualismo che lo vede anche protagonista, da tempo, di due nomi a seconda che lo si pensi regista (Takeshi Kitano) o attore (Beat Takeshi).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta