Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
VENEZIA 81: FUORI CONCORSO
C'è modo e modo di raccontare una storia. Il cinema vive di generi e una medesima storia può travalicare uno e sconfinare in un altro mutando qualche particolare fondamentale ma restando inalterata o quasi l'ossatura narrativa di base.
In questo divertissement godibilissimo ed esilarante, Takeshi Kitano torna in regia quasi di sorpresa con un piccolo gioiello arguto e comico in cui l'estroso e versatile artista ci fornisce una dimostrazione pratica di tutto ciò.
La storia di un anziano killer arrestato dalla polizia e divenuto collaboratore per potersi scagionare ed evitare la galera, ci appare come un noir quasi serioso nella sua versione originale, una farsa divertentissima nel successivo "spin-off", funestato da disastri e pasticci sin dal suo epilogo con ripresa panoramica su metropoli notturna, come è prassi nei colossal noir che si ritengono tosti e si danno un adeguato contegno.
Nel terzo tentativo, semplicemente "off", l'azione si interrompe sul nascere perché l'agire maldestro del malcapitato killer diventa un fattore letale.
Quasi un saggio sul potere del cinema di soggiogare lo spettatore e propinargli le verità che gli fa più comodo, Broken Rage è uno straripante piccolo gioiello divertentissimo e scoppiettante, attraverso cui Kitano fonde finalmente le sue due anime di autore cinematografico e comico televisivo che l', fino ad ora, l'autore ha sempre cercato di tenere separate, attraverso un dualismo che lo vede anche protagonista, da tempo, di due nomi a seconda che lo si pensi regista (Takeshi Kitano) o attore (Beat Takeshi).
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