La recensione su Travolti dal destino

di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)

5 stelle

Se gli interpreti originali sono qui il metro di giudizio, Madonna fa quel che può, ma quello a imbarazzare anche più della diva, alla fine risulta esser proprio il nostro alfiere Giannini Jr, che perde decisamente il confronto con l'inimitabile padre, spiace Non se ne avvertiva il bisogno (come Ritche abbia potuto cedere?) xò non lo stronco voto 5

Travolti dal destino

Come Guy Ritche abbia potuto convincere la celebre moglie ad imbarcarsi in questa impresa, una figuraccia annunciata – e non solo in Italia dove la Wertmuller, titolare dell’originale (in tutti i sensi) poteva vantare un foltissimo numero di ammiratori del suo cinema, ma pur all’estero... dove l’eccentrica cineasta godeva di estimatori in tutti quei paesi per cui il cinema è materia molto sentita ed ha una storia radicata – forse non lo sapremo mai.
Ma credo più facile sia stata la Pop star eterna ed ormai per antonomasia, a convincere il marito, regista piuttosto affermato, specie per i suoi primi lavori "Pulp" e solitamente dedito, appunto, a un tutt'altro genere di cinema...

come si dice... "tira più un pelo di..."
Non saprei come definire il povero regista nei riguardi di una moglie notoriamente “appassionata” di pratiche e cultura S/M... avendone fatto sempre un marchio di fabbrica, e ribadendolo fortemente negli ultimi anni, a suon di concerti – veri e fantasmagorici show – dove si presenta in groppa di un aitante “ballerino!?” bardato come un cavallo...
Chissà come le sarà riuscito di convincerlo? Il marito!.. non il ballerino! ;-D)

Quando lo vidi la prima volta restai allibito per quanto recitato male, e il più carente, ahinoi, mi risultò essere proprio il nostro rappresentante italiano che più italiano non si può: povero “merlo maschio!” Anzi, “merlo Macho” ;)
E chissà poi chi e perché, quelli della produzione abbiano insistito tanto proprio per il figlio dell’attore originale, quale, più che recitare di suo... (il suo) sembra mirare piuttosto ad imitare quella che fu la memorabile ed appunto, inimitabile, istrionica, interpretazione del padre, irraggiungibile, ma di cui va ammesso, restituisce intatto il verace fascino.

Se gli interpreti originali sono quindi il metro con cui tutti noi abbiamo giudicato questo rifacimento – di cui non so chi ne abbia mai avvertito il bisogno... se Adriano è distante anni luce da Giancarlo... allora... quasi quasi meglio la diva americana, a meno anni luce dalla compianta, immensa Mariangela Melato che, in quel ruolo fu capace di render una sensualità al cui confronto, Madonna... madonna mia che disastro! ;-D)

E questo non vuo dire che io reputi la Star (di oriigine italiana per altro) una brutta donna, anzi, nei suoi ambiti, la trovo molto eccitante... e poi, a livello artistico, se non davanti alla cinepresa, ma davanti al microfono... ammettiamolo tutti... dopo di lei... nessuno mai! Mai più!

Ed infatti, nella sceneggiatura sono stati inseriti per l’occasione, “ad hok”... due o tre scene di ballo e canto, in cui, beh, almeno in questo, madonna praticamente, non aveva rivali... almeno ai tempi, se paragonata alle sue dirette “imitatrici”, J.Lo in primis.
Quanto poi questi stacchetti giovino alla riuscita dell’opera... non saprei valutare. Anzi, secondo me sono un ulteriore imbruttimento del film... anche se va ricordato, che le scene in questione, rappresentano una divagazione della fantasia che Pippo, il Marinaio/naufragato beato, ha nei riguardi dell’altezzosa, arrogante Signora. Anche questa un’occasione sprecata ad ogni modo: la sceneggiatura se la poteva giocare meglio, sfruttare l’idea molto meglio, premendo più sull’ovvio, scontato, desiderio sessuale da parte sua, che di li a poco sarebbe divenuto, ancora beato lui, una realtà. Insomma, potevano anticipare i desideri di lui.

Ininfluente ai fini recitativi sia artistici, ma lasciatemi dire una banale ovvietà in favore di Veronica Ciccone: la pellicola ha ormai vent’anni... ma la star, ogniqualvolta riappare in pubblico, risulta ancora nelle medesime sode forme di allora, quando già non era poi così giovane, anzi, sulla quarantina.

Ah! Un appunto sulla sceneggiatura “copia e incolla” di questo remake: se proprio deve copiare pedissequamente l’originale magnifico che fu... mi pare abbia però mancato una scena fondamentale, o almeno un particolare di essa; ovvero, quando la coppia di amanti/naufraghi si accorda per ritornare clandestinamente sull’isola, la celebre telefonata, clandestina pure quella, qui mi pare incompleta o non è stata esplicativa quanto lo fu l’originale.

Rispetto all’opera della Wertmuller, memorabile opera compiuta e perfetta così... di questa, invece, sarebbe plausibile un finale prolungato – come dicono i dvd, alternativo; o magari, persino un seguito... che, per altro, avrebbe più attinenza alla realtà – l’ambiente nel quale una passione tale, non si sopirebbe di certo, anzi...

La ricca signora potrebbe insistere con il marito insistendo sul trauma vissuto, confessare ansie e paure varie, fino a pretendere di avere accanto sempre l’ormai fido Cuccurullo, millantando di non sentirsi più al sicuro lontano da lui... assumendolo nel suo entourage in qualità di guardia del corpo, o che so, un’altra balla qualunque... e la liaison continuerebbe alla grandissima!
Con un marito così poi! La cui unica preoccupazione pare esser quella di schivare le bizze, della bizzosa,(meglio stizzosa?) moglie.

Madonna, Bruce Greenwood, Adriano Giannini

Infine... non pare anche voi buffo, quanto assurdo... ritrovare i volti da fiction di Rai e Fininvest... comparire accanto al mito vivente “Madonna”.

Nel cast figurano anche altre due attrici, oggi ormai affermate al di la dell’oceano, una esilarante Elizabeth Banks in primis, poi la cinica Jeanne Tripplehorn, ed una terza che non riconosco... mentre nel ruolo del paziente - quindi inevitabilmente cornuto - marito, un riesumato Bruce Greenwood.

Jeanne Tripplehorn, David Thornton, Elizabeth Banks

Madonna fa del suo meglio, ma quello a imbarazzare anche più della diva, alla fine risulta esser proprio il nostro alfiere Giannini figlio, che perde decisamente il confronto con il celebre e stimato padre. Che merlo maschio!