Regia di Lav Diaz vedi scheda film
VENEZIA 81: FUORI CONCORSO
I traumi di un passato trascorso nei ranghi dell'esercito filippino, hanno condotto l'ormai anziano Hilarion ad accusare problematiche olfattive che gli procurano costantemente disgusto nel respirare, come se fosse afflitto da un perenne sentore di olezzo irrespirabile.
Per questo si muove con un fazzoletto al viso che ne occulta le narici, tentando di alleviare quel.costante malessere ormai insopportabile.
La figlia lo sottopone ad una visita specialistica il cui referto fa pensare ad un caso di "fantosmia", ovvero una patologia psicologica che crea queste sensazioni di disgusto come risultato del rigetto di un periodo trascorso tra compromesso, ricatti e malversazioni a danno della popolazione, perpetrata dal regime militare al comando.
Come cura sceglie di autocandidarsi al posto di ranger in una seduta isola parzialmente destinata ad attività militari. Durante la sua gestione scoprirà e metterà fine alle malversazioni di un bieco comandante di brigata, salvando in particolare una giovane ragazza soggiogata e costretta a prestazioni sessuali a favore del bieco capo villaggio, già da tempo costretta alla prostituzione da una prepotente bottegaia sua parente che la sfrutta senza alcuno scrupolo. Contemporaneamente a questa sua azione salvifica, i sintomi della sua misteriosa malattia inizieranno ad attenuarsi.
Ancora una volta l'opera del regista filippino Lav Diaz arriva catalogata Fuori Concorso (in fondo il regista ha già vinto quasi tutto, tra Leoni, Orsi e Pardo d'oro) e spiazza ogni altra opera di tutte le sezioni.
Quella di Diaz è una storia di rimorsi e di fremiti di coscienza, attraverso la quale l'autore pone una nuova invettiva contro il malgoverno e la corruzione che hanno a lungo imperversato nel suo paese, resistendo ai giorni nostri.
Stavolta il film, dalla durata di oltre 4 ore, si caratterizza per una trama più narrativa dell'usuale, in linea con quell'altro capolavoro che fu When the waves are gone (2022), e tratteggia finemente un percorso di presa di coscienza e di purificazione dell'anima e della coscienza esemplare.
Probabilmente Phantosmia si rivela il miglior film di Venezia 81.
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