Regia di Dani Rosenberg vedi scheda film
VENEZIA 81: ORIZZONTI
La ricerca del proprio cane smarrito proprio nel giorno successivo a quel sanguinario 7 ottobre in cui la comunità di Nir Oz è stata devastata dall'uccisione e dal rapimento di più di un quarto dei suoi membri, nei pressi del confine israeliano con Gaza, diventa il presupposto per il regista Dani Rosenberg, per raccontarci, utilizzando finzione narrativa a realtà di una ambientazione locale che include gente del luogo, una storia di orrore e sopravvivenza all'interno di una faida sanguinosa che oppone, oggi più che mai, due popoli confinanti dalle tradizioni, cultura e religioni del tutto inconciliabili.
Ecco allora che la storia della sensibile sedicenne Dar che torna al suo kibbutz mettendosi a rischio pur di ritrovare il suo cane, smarrito durante il massacro a cui lei era sopravvissuta giorni prima, assurge ad un valore più alto di testimonianza ed impegno umano e civile per sensibilizzare spettatori e mondo intero sulle ragioni di un massacro apparentemente insanabile. Un progetto dal grande valore umano e morale, che appare più riuscito sul lato documentaristico e di denuncia, rispetto a quello prettamente narrativo, un po' debole, apparentemente come improvvisato e non sorretto da un apporto recitativo in grado di sostenere la drammaticità.
La giovane bellissima protagonista, Ori Avinoam, ci mette impegno ma l'inesperienza che inevitabilmente la coglie come di sorpresa nei panni della protagonista, rende meno empatico di quanto ci si aspetterebbe la storia-pretesto intelligentemente costruita attorno ai focolai di un cratere bellicoso che non accenna a placarsi.
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