Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Il film affascina perchè ha una buona sceneggiatura (scritta dallo stesso Jordan) e un ' impianto narrativo accattivante. Soprattutto nel personaggio di Bob Montagne (interpretato da Nick Nolte), tossico e giocatore.
Bob incarna alla perfezione la figura del loser di una certa età. Dell' uomo che non sa controllare le proprie passioni, non per debolezza, ma per una scelta esistenziale. La presunta amicizia con Picasso, la passione per l' eroina e per i quadri, l' eleganza nel gioco, la protezione nei confronti di una ragazza più giovane, sono tutte caratteristiche (letterarie) che contribuiscono a creare un personaggio di alto livello.
Neil Jordan realizza un buon film proprio partendo dalla costruzione dei personaggi, che sono prima di tutto figure letterarie.
Poi c'è l' ambientazione, da Nizza a Montecarlo, lo sviluppo dell' intreccio, una doppia rapina, la caratterizzazione dei personaggi secondari interpretati da Ralph Fiennes ( mercante d' arte piuttosto fesso), Said Taghmaoui (il grande Said dell' Odio) e Tcheky Karyo ( poliziotto che ha molte cose in comune con Bob e che forse invidia).
L' alchimia filmica, grazie anche alla bravura di Jordan come regista, traforma in immagine una storia molto interessante dal punto di vista letterario. Le parti migliori sono naturalmente tutte quelle con Nick Nolte che troviamo alla perfezione nei panni del personaggio di Bob. Dimesso quanto basta, occhio da fattone che ha vissuto la vita in tutti i modi possibili, classe ed eleganza che derivano da una sana educazione alla scuola del tavolo verde.
Alla fine Bob esce doppiamente vincitore dal casinò. Con in tasca un sacco di soldi e al braccio una persona (forse) speciale.
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