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Triplo gioco. The good Thief

Regia di Neil Jordan vedi scheda film

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La recensione su Triplo gioco. The good Thief

di giuseppedimarco94
8 stelle

Il senso del film lo vedrei incarnato nel volto stanco e sornione di Nick Nolte, alle prese con questo triplo gioco, che altro non è se non una stangata rifilata all'aspettativa dello spettatore.
La conoscenza dell'inganno non è parzializzata nello spazio (per farmi capire, alla Ocean's), perchè non c'è nient'altro da far vedere per scoperchiare il vaso di pandora. Quindi l'artificio letterario non è relegato a "ciò che si saprà in seguito", ma ciò che si è già visto: sono le sequenze iniziali (quella del poker e quella dei cavalli) che danno senso al personaggio. Qui non c'è controllo delkla realtà, di cui il good thief è l manovratore, bensì la riuscita del suo piano si basa sempre e comunque sulla scommessa, sull'azzardo. L'inganno di Bob Montagne è rivolto a tutti: ladri, polizia, casinò, complici, spettatore. Voi mi direte, ma che cambia da Ocean's? Che la lezione Bob la dà anche a sè stesso, perchè non si prende sul serio, tratta ciò che ha compiuto, la materia che in un altro film sarebbe stato oggetto della figaggine criminale, con ironia, ci filosofeggia anche sopra, "L'importante non è la vincita o la perdita, ma il contegno" mentre il commissario tutti, commissario e direttore del Riviera, rosicano e lo mandano a quel paese.
E' proprio questa la differenza: lui non è uscito di prigione (evento figo) ma ha perso a poker e si fa e si incatena per l'astinenza: l'inizio è quello del perdente figo, ma figo per la capacità di estraniarsi da ansie da colpo e da ciò che rende un colpo un ammasso di eteronomie e coinvolgimenti sociali (non me ne voglia Soderbergh, ma 11!!!!). Se lo stile non è mantenuto dall'inizio alla fine, ma ci sembra che lo sia, è perchè Nolte basa la sua azione sull'accettaziione e sul calcolo contestuale, relativo al contingente. E la rivincita c'è, ma con una spruzzata di indifferenza.
Simpatico il Vlad di Kusturica: il programnmatore recluso-rockettaro ci piace, e anche il Finnies-artista, che finisce per non capirci un cavolo di arte.
Il mito di Nolte è differente da quello di Clooney perchè immagino che Bob saprà farci qualcosa della vita, oltre le stangate.

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