Regia di Luis Ortega vedi scheda film
VENEZIA 81 - CONCORSO
Le leggende sono spesso costrette ad affrontare la bizzarria di un'indole che li rende eccelsi nella disciplina in cui si distinguono, ma un disastro sotto altri e più ordinari punti di vista.
Remo Manfredini (Nahuel Pérez Biscayart, attore di riferimento del regista) è la leggenda dell'ippica argentina e mondiale, ma il suo vivere di abusi alcolici e sostanze non certo salutari, lo conducono in un binario autodistruttivo che pare una condanna senza ritorno.
Vive e si raffronta con Avril (Ursula Corberó, star televisiva de La casa di carta ed altro), ottima fantina ora in stato interessante, dubbiosa se agevolare la propria imminente maternità o favorire la carriera agonistica.
L'affarista senza scrupoli Sirena (Daniel Gimenèz Cacho), boss con neonato cangiante al seguito, cerca di ricondurre entrambi a sensati consigli, ma star dietro alle eccentricità dell'uno, che vaga ferito dopo un incidente su un cavallo giapponese di grido, vestito da donna, bendato e come in estasi, e ai progetti ambiziosi dell'altra, non è così semplice.
Dopo gli apprezzati Lulu (2014) e L'angelo del crimine (2018), l'argentino Luis Ortega classe 1980 torna al suo mondo bizzarri, sensuale e molto LGBTQ con un dramma semiserio vivace, sanguigno, ammaliante che racconta cose semplici o risapute, ma lo fa con stile e talento appassionanti, come la musica e il ritmo che prendono la tenace protagonista, impegnandola in sfrenate coreografie trascinanti.
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