Regia di Armando Grottini vedi scheda film
Le vicende di una compagnia canora impegnata nella riproposizione di classici napoletani si intrecciano con la storia sentimentale, turbata da un equivoco, fra uno dei cantanti e una ragazza.
Armando Grottini rivestì più volte, nel corso degli anni Quaranta, il ruolo di assistente alla regia per vari artigiani di buon livello del nostro cinema come Brignone, Mattoli, Gallone; nei primi anni Cinquanta si decise a compiere il grande salto, passando in prima linea dietro la macchina da presa, e licenziò due pellicole però di scarso spessore. Questa ...E Napoli canta è la seconda ed è interessante constatare come si tratti di una specie di protomusicarello; questa volta l'aiutoregista è un certo Ettore Maria Fizzarotti, destinato non a caso a divenire il principe dei registi di musicarelli (curiosità: Imdb in tale ruolo inserisce Lina Wertmuller: errato, nei titoli di testa del film la giovane futura regista di successo compare come segretaria di edizione). Se finora, in questa recensione, si sono fatte solo chiacchiere su questo lavoro è semplicemente perchè non c'è molto da dire sui contenuti, nè tantomeno sulla forma dell'opera: limitati i primi, ancor peggio la seconda. ...E Napoli canta è in sostanza un prodotto alimentare realizzato con la doverosa fretta e destinato espressamente a 'bruciarsi' altrettanto rapidamente; tant'è vero che dei cantanti in scena oggi si ricorda poco: Giacomo Rondinella e Carla Boni, però, all'epoca godevano di enorme popolarità. Sceneggiatura di Rodolfo Morelli; fra gli altri interpreti si segnala Virna Lisi al debutto, appena diciassettenne, e qualche buon caratterista partenopeo del calibro di Tina Pica, Beniamino Maggio, Guglielmo Inglese e del giovane Carlo Giuffrè. Serenate, sorrisi, tanti buoni sentimenti. 2/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta