Regia di Franco Battiato vedi scheda film
Battiato a debuttatto con questo film, servendosi della sua musica dei Fleurs, di cui ha dato delle belle intepretazioni; la Pascucci a dato una mano per i costumi e si vede, e Frigerio a curato le scenografie.. quindi in mani buone, ed in fatti la prima parte, ed un po' anche la seconda riesce a prenderci nel laccio della storia ed affascinarci con le ambientazioni, quello che si perde è la terza parte, nella Milano della musica anni ' 70, ci sono degli incontri buoni ed originali, come De gregori nella parte di un giornalista, e delle chicche di personaggi dell'epoca, ma non si riesce più a comprendere bene, se non la buona cministione framusica colta e pop, di cui Battiato è un campione. La sua formazione filosicaè chiara, ma non riesce a finire la storia in modo positvo come l'avevav iniziata. Discrete le figure che vengono fuori, dalla nonna alla mamma, il papà, il barone e la moglie ( una ritrovata e bellissima Rada Rassimov), quelli milanesi sono troppo affrettati e buttati là, comunqe un 'esordio non nel nulla.
Le tre fasi di crescita di un bambino siciliano
che dire!! cosa si può avere di meglio??!
Non dimentichiamoci di Gabriele Ferzetti che sa dare un tratto raffinato al suo personaggio del barone
Faccia indimenticabile di 100 passi, qui in un ruolo che sfrutta sempre la sua verve sicula
bella la figura della sarta rifinita ed insegnante che questa ttrice sa porgere con dovute cautele.. un personaggio curato nei particolari
la parte della mamma questa attrice sta crescendo nella maniera giusta ed emoziona come si vorrebbe che fosse sempre
il padre, impeccabile e sfuggente bellissima figura
debutto pensieroso di Franco, ma anche interessante, un po' di esperienza dovrebbe servire
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