Regia di Franco Battiato vedi scheda film
Battiato si regala un filmetto a sua immagine e somiglianza, che parla di un personaggino che non ha il suo nome, ma ne impersona le vicende più o meno reali. La ricostruzione d'epoca è di maniera, come in una copia sbiadita del primo Tornatore, ma il peggio è la parte ambientata a Milano, che non dice niente sul clima dell'epoca in cui il nasuto cantante emigrò al nord. Fra comparsate di celebrità nostrane (De Gregori, Ferretti, Radius, Arcieri, Morgan), si segnala ancora una volta, per mediocrità di recitazione, il Corrado Fortuna già visto in "My Name Is Tanino" di Virzì. Certo non ci si poteva aspettare da Battiato, al quale consiglierei di continuare a fare canzoni, un film che risollevasse le sorti della cinematografia italiana.
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