Tre tappe nella formazione di Ettore Corvaja, un giovane siciliano, tra la metà degli anni 50 e la metà degli anni '60. Nella prima parte, ambientata nel 1955, Ettore è bambino e cresce tra la gioia di vivere del tempo e gli insegnamenti del suo mentore, un colto aristocratico del paese. Nella seconda parte - in pieno boom economico - Ettore ha vent'anni e ha già fatto le sue scelte e i suoi studi. Infine, Ettore è a Milano dove entra nel mondo della musica anche se la sua aspirazione è scrivere. Incontra un gruppo esoterico che gli apre un nuovo mondo.
Note
Un film che irrita ed emoziona, coinvolge e respinge, vola e immerge la testa nella sabbia, eccita ma fino a un certo punto.
Bello, nella prima parte c'è tanta nostalgia, però è condotto troppo come dei flash sconnessi. Buona regia, buona fotografia ma pecca la sceneggiatura.
tra il geniale e il destrutturato ridicolo. la parte evocativa è gradevole e senza eccessi, come le canzoni altrui rivisitate nel primo Fleurs, mentre nella seconda echi surreali si sovrappongono fino ad implodere, come i brani di Pollution
Onesta fotografia di un mondo recentemente scomparso che ogni adulto dei nostri giorni conserva ancora dentro di sé. Un film probabilmente inutile ma tutto sommato non brutto. Bella e sentita la ricostruzione storica. Purtroppo mal recitato.
Amare uno come Battiato è complesso ma appagante. Colto, libero, trascendente; snob e pop al contempo; involontariamente provocatorio in alcune sue derive irritanti che, a ripensarci, sono solo spruzzi di genio; con le capacità di essere guru eppure sempre allievo umile, nella pace dei sensi. Insomma, io Battiato lo stimo, mi piace. Certe canzoni di Battiato resteranno nella storia… leggi tutto
L’inconfondibile “marchio” Battiato (spiritualità mista a religiosità, temi metafisici, sacro e profano, filosofia siciliana ed alta cultura popolare) segna indelebilmente l’opera prima cinematografica dell’eclettico artista catanese Perduto Amor. Inevitabile che ciò accada se dietro la macchina da presa si nasconde lo stesso “occhio” di Franco… leggi tutto
Battiato regista è lento, macchinoso ed inevitabilmente un bel po' noioso. Tutto procede senza particolare fantasia e l'unica cosa buona è la sincera intenzione autobiografica insita nel lavoro. Un certo filosofeggiare serpeggia attraverso tutto il film, ma fortunatamente non mina eccessivamente dialoghi e situazioni; grappolo di guest stars, da Radius a Morgan, Da G.L. Ferretti a Moltheni e… leggi tutto
Non si può non ricordare, nel momento in cui ci ha lasciato, come l’eclettico artista Franco Battito sia stato anche regista cinematografico. Il suo esordio, Perduto Amor del 2003 intriso di elementi autobiografici, rimane forse l’opera più convincente! I film successivi: Musikanten e Niente è come sembra, non hanno trovato unicità di pareri tra i critici…
"Tra la vita e la morte, unici eventi significativi dell'esistenza, c'è solo qualche breve attimo di veglia. Il resto è insignificante", annuncia la voce fuori campo di Manlio Sgalambro, filosofo eclettico nonché dioscuro da circa un decennio del cantautore siciliano Franco Battiato. Il problema della veglia dal punto di vista filosofico - ossia degli eventi significativi…
Amare uno come Battiato è complesso ma appagante. Colto, libero, trascendente; snob e pop al contempo; involontariamente provocatorio in alcune sue derive irritanti che, a ripensarci, sono solo spruzzi di genio; con le capacità di essere guru eppure sempre allievo umile, nella pace dei sensi. Insomma, io Battiato lo stimo, mi piace. Certe canzoni di Battiato resteranno nella storia…
Aspetto con ansia di vedere Donatella Finocchiaro nel personagio di Eliana in "Manuale d'amore 3".Di solito la brava attrice si è cimentata in parti… segue
Che Franco Battiato a questo mondo non sia uno sprovveduto lo dimostra una eccelso ed un originale quanto splendido percorso che ha intrapreso, specialmente in ambito musicale. Ecco perché, ti aspetti qualcosa di speciale da questo film, poichè chi esordisce alla macchina da presa è esordiente ma solo fino ad un certo punto. Eppure "Perduto Amor" pecca in quanto ad…
Che dire di questo film, se sei un fan di Battiato lo giudichi un buon film altrimenti arriva oltre la sufficienza... bisogna essere obiettivi :)
Si sente tanto la sua influenza musicale riportata anche su pellicola. A me son piaciute molte le atmosfere ricreate dal regista e i richiami a certi riti e modi di fare tipici del sud. Buon gusto anche per i brani che fanno da contorno al film.
Ugole e celluloide. Biopic di grandi interpreti, camei, comparsate, attori che rivelano doti insperate (ma anche qualche latrato...). I performer che sono stati cooptati dal cinema e quelli cui il cinema ha reso…
Battiato regista è lento, macchinoso ed inevitabilmente un bel po' noioso. Tutto procede senza particolare fantasia e l'unica cosa buona è la sincera intenzione autobiografica insita nel lavoro. Un certo filosofeggiare serpeggia attraverso tutto il film, ma fortunatamente non mina eccessivamente dialoghi e situazioni; grappolo di guest stars, da Radius a Morgan, Da G.L. Ferretti a Moltheni e…
Materia oscura per eccellenza, deviazione dall'altro. Il tradimento è maschera, è vigliaccheria, è doppiezza. E spesso, quanto più è atroce, tanto più è spettacolare. Proviamo allora a metterli in fila tutti…
DEDICO QUESTA PLAY LIST AD UN PERSONAGGIO CHE E' STATO DIMENTICATO PER I SOLITI MOTIVI, MA E' STATO SUFFICIENTE LA VISIONE DEL FILM DI BATTIATO"PERDUTO AMOR" PER RICORDARE
QUANTO MANCA OGGI UN PERSONAGGIO COSI'…
E' puro BATTIATO! Non c'è che dire... "nel bene e nel male"!! Pur non essendo dichiaratamente autobiografico è chiaro che c'è molto del percorso del cantautore catanese in questo esordio cinematografico, dall'infanzia siciliana alla "fuga" milanese. Altra caratteristica tipica di Battiato è la contrapposizione tra tematiche filosofico-spirituali e leggerezza quasi "pop". In questo è…
dopo tanto tempo, una ragazza ,che non è neanche una meraviglia, ma a me un pò piaceva, mi manda un messaggio in cui chiede di ritonarnare amici...dopo quasi
3 anni...ed intanto la giostra dei ricordi si è messa…
Battiato a debuttatto con questo film, servendosi della sua musica dei Fleurs, di cui ha dato delle belle intepretazioni; la Pascucci a dato una mano per i costumi e si vede, e Frigerio a curato le scenografie.. quindi in mani buone, ed in fatti la prima parte, ed un po' anche la seconda riesce a prenderci nel laccio della storia ed affascinarci con le ambientazioni, quello che si perde è…
Battiato si regala un filmetto a sua immagine e somiglianza, che parla di un personaggino che non ha il suo nome, ma ne impersona le vicende più o meno reali. La ricostruzione d'epoca è di maniera, come in una copia sbiadita del primo Tornatore, ma il peggio è la parte ambientata a Milano, che non dice niente sul clima dell'epoca in cui il nasuto cantante emigrò al nord. Fra comparsate di…
Le serenate all' istituto magistrale
nell' ora di ginnastica o di religione
per carnevale suonavo sopra i carri in maschera
avevo già la luna e urano nel leone
"il mare nel cassetto"
"le mille bolle blù"…
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Commenti (5) vedi tutti
Esordio alla regia di Franco Battiato.
leggi la recensione completa di vjarkivBello, nella prima parte c'è tanta nostalgia, però è condotto troppo come dei flash sconnessi. Buona regia, buona fotografia ma pecca la sceneggiatura.
commento di sillabatra il geniale e il destrutturato ridicolo. la parte evocativa è gradevole e senza eccessi, come le canzoni altrui rivisitate nel primo Fleurs, mentre nella seconda echi surreali si sovrappongono fino ad implodere, come i brani di Pollution
commento di shadgieOnesta fotografia di un mondo recentemente scomparso che ogni adulto dei nostri giorni conserva ancora dentro di sé. Un film probabilmente inutile ma tutto sommato non brutto. Bella e sentita la ricostruzione storica. Purtroppo mal recitato.
commento di AKsinceramente, fiacco, detto da chi ama battiato.
commento di rubensio