Regia di Fabián Bielinsky vedi scheda film
. . . . . . Un film per tutti, coinvolgente e divertente . . . . . .
"Nove regine", film minore nel mare magnum cinematografico, è un vero capolavoro all'interno del suo genere specifico, che spazia da alcuni lavori di Ficarra e Picone fino al sommo "La stangata".
Due abili e simpatici truffatori, - il giovane Juan e il più esperto Marcos, - con le loro fantasiose e divertenti simulazioni riescono a carpire qualche soldo alle loro credule vittime. Finché si presenta l'occasione del grande colpo, con un crescendo di complicazioni e di soluzioni che è una gioia per gli occhi dell'appassionato e di chiunque ami un cinema coinvolgente e insieme divertente.
Ad ogni nuovo passaggio lo spettatore fa nuove ipotesi, prevede nuovi sviluppi, teme nuovi ostacoli, e incomincia ad avere quei dubbi che sono il sale di questo genere di film. Perché Juan ha fatto la tal cosa, non starà cercando di fregare Marcos? O è Marcos con quella tal pretesa che trama per ingannare Kuan? O addirittura: sono loro che stanno tirando il pacco a Mister X o è Mister X che sta ingannando loro due?
Di più non posso dire, il film è lì, si raccomanda di vederlo.
• Per lo spettatore- detective
Come me. Alla fine è interessante femarsi a chiedersi quanti e quali dei cinquanta passaggi del film siano davvero casuali e quanti e quali, a rigor di logica, dovrebbero invece essere stati necessariamente programmati uno dopo l'altro fin dall'inizio da uno dei due protagonisti. La conclusione potrebbe sorprendere, specie dopo aver osservato con grande attenzione i due minuti dell'incontro finale con gli amici.
• Il regista
Fabian Bielinsky, nato nel 1959 a Buenos Aires, ha prodotto apprezzati cortometraggi e lavorato nella pubblicità e per la televisione prima di esordire nel 2000 con le "Nove Regine" che ha fatto man bassa di titoli in Argentina e vinto premi anche a Rio de Janiro, Lima, Portland, Oslo e Biarritz.
Ha rifiutato le offerte delle major americane che intendevano rifarlo in inglese dicendo "Non vorrei che i miei primi due film fossero gli stessi: vorrebbe dire che non vado avanti". Uscirà ancora con "Aura" nel 2004 prima di morire di infarto a soli 47 anni.
• I due protagonisti
Ricardo Darin (Buenos Aires, 1957) è uno degli attori argentini più popolari e più attivi, da "Il figlio della sposa" (2001) e "Il segreto dei suoi occhi" fino ai più recenti "Capitano Koblic", "Tutti lo sanno" e "Criminali come noi" di cui è anche produttore.
Meno attivo è Gastón Pauls (Buenos Aires, 1972) del quale sono arrivati in Italia "L'ultimo treno", "La fuga", "The Prince" e "Nessuno sa che io sono qui" (2020)
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