Regia di Fabián Bielinsky vedi scheda film
Fabián Bielinsky firma un’opera prima ragguardevole sulle avventure di due truffatori di strada, Juan e Marcos. I protagonisti sono due astuti, perspicaci, simpatici artisti del raggiro. Per raggranellare piccole somme di denaro recitano, simulano, pressano psicologicamente le vittime e il prontuario sui metodi per spillare cash da sprovveduti è fantasioso e colorito. I soliti ignoti possono fare un salto di qualità con un colpo che può fruttare molto denaro se, grazie alla dritta di un vecchio agente speciale della frode, vendono a un faccendiere le nove regine (rarissimi francobolli). La sceneggiatura (ha qualche trascurabile errore) è costruita come scatole cinesi all’interno delle quali gli spettatori e alcuni personaggi non sono a conoscenza di tutto e ignorano quello che altri potrebbero preparare per sorprendere i primi e ingannare i secondi. Copione, messa in scena e interpretazione hanno una perspicace energia e il racconto sfrutta ogni risorsa, ogni ribaltamento. La trama è tesa e imprevedibile. Le menzogne e i giochi sono quelli di un Mamet latinoamericano.
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