Regia di Monica Taboada Tapia vedi scheda film
Il nostro viaggio nella mostra del cinema passa oggi per la Colombia
Alma del Desierto è un documentario che ahi me, non ho amato molto. Mi spiace perché l’idea era buona e il tema assai interessante.
Lo sviluppo però è poco interessante e troppo spesso rallenta per motivi assolutamente banali. Veloci in momenti importanti e lento in quelli meno interessanti.
È probabile che sia io a non averci capito niente, ma non credo che un documentario del genere possa portare interesse alla causa gender.
Piuttosto ne toglie, perché è veramente troppo banale in certi movimenti, in certa ricerca di pensiero e drammaticità.
La cosa più interessante è la storia in sé, sia nel racconto del viaggio di Giorgina alla riscoperta dei suoi fratelli, sia nella parte riguardante la sua lotta a farsi accettare.
La fotografia è perfetta, grandi immagini che raccontano prima della protagonista, tutta la sua vita, parte per parte.
È quindi purtroppo un progetto riuscito a metà, ed è un peccato perché si sente la passione della regista per i temi trattati e per Giorgina.
Ma ahimè non riesce a trasparire dalle immagini.
Rispetto anche ad altri documentari della sezione “giornate degli autori” di cui questo film fa parte, risulta meno comprensibile e più bloccato.
Ha tante belle scene ma nessuna da gridare al miracolo, ha tanti bei momenti ma nessuno enfatizzati al punto giusto.
Il tutto risulta troppo piatto, il potenziale c’era ma è rimasto tutto dentro la macchina da presa. Peccato per questo Alma del desierto
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta