Regia di Ed Harris vedi scheda film
VOTO : 6+.
Ed Harris esordisce alla regia con un film sincero, ma anche un po’ troppo frettoloso in più parti senza peraltro riuscire a divincolarsi da un tracciato precostituito che spesso è un vincolo un po’ castrante per questi prodotti biografici.
Insomma il film dura quasi due ore, mostra tanto, ma non riesce a soffermarsi in maniera sempre incisiva sui momenti topici.
Jackson Pollock (Ed Harris) è un pittore talentuoso, ma con un vizio quasi ostinato per l’alcool che lo porta spesso in situazioni poco edificanti e a rapporti ardui con le altre persone soprattutto quando si parla della sua arte.
Troverà un valido supporto nella compagna di una vita (Marcia Gay Harden) che punterà molto su di lui sia a livello affettivo che su quello prettamente artistico.
Dopo tante traversie, soprattutto una vita di stenti (per cui sua moglie non vorrà avere figli da lui), conoscerà il successo, ma con esso darà un altro significato più ampio alla parola solitudine (il figlio non arrivato gli peserà sempre di più) e la sua vita diventerà ancora più dissoluta.
Harris dirige senza una particolare brillantezza, ma è comunque ordinato e riesce ad cesellare alcuni momenti interessanti.
Mi riferisco soprattutto alla rappresentazione dell’autore di fronte alla sua arte, che sia una tela vuota che osserva e comincia a prendere forma o che sia il prodotto finale quasi venerato da lui con una mistica devozione.
Per il resto la proposizione pare anche un po’ sproporzionata, peccando soprattutto per un finale troppo rapido e risolutivo solo per le dinamiche storiche del personaggio in questione.
Si poteva fare un film ancora più lungo, o meglio ancora farne uno più raccolto, con alcuni tagli sul percorso.
Nel complesso rimane un prodotto ordinato, ma con poca verve, presentato con devozione per un connubio artista-vita dissoluta che spesso abbiamo visto.
E forse questo non ha aiutato a dargli un significato più ampio.
In ogni caso una sufficienza abbondante se la merita.
VOTO : 6+.
Abbastanza ordinato, con alcuni momenti suggestivi, ma anche un equilibrio generale che lascia qualche dubbio.
VOTO : 6,5.
Più a suo agio davanti alla telecamera.
VOTO : 6,5.
Interpretazione sentita e coinvolgente.
VOTO : 6.
Compare solo nel finale senza lasciare una traccia memorabile (anche perchè il film a quel punto gira un pò a vuoto).
VOTO : S.V.
Solo un paio di fugaci apparizioni.
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