Regia di Jan-Willem van Ewijk vedi scheda film
VENEZIA 81: GDA
L'esistenza quieta e libera di un ombroso quanto affascinante maestro di snowboard trentenne di nome Rein, viene messa a soqquadro quando l'estroso e talvolta un po' molesto padre Gijs giunge, senza preavviso alcuno, a fargli visita una sera.
Trovatosi impossibilitato a non ospitarlo, il ragazzo gli propone anche di andare il giorno dopo a sciare con lui e, inaspettatamente per lui, il padre accetta. In quella occasione il padre conosce la ragazza di colore che il figlio frequenta da poco tempo, e si fa notare per alcune uscite poco azzeccate e per un certo equivocabile atteggiamento di inappropriato corteggiamento della ragazza da parte del genitore.
Anche per questa sorta di imbarazzo che si crea tra i due, Rein preferisce separarsi dal gruppo approfittando della stanchezza del padre, che ha anche esagerato con gli alcolici al pranzo in baita, e prosegue col genitore a raggiungere prima la vetta prescelta, e poi a scendere poco per volta a valle per un fuoripista impegnativo.
Il peggiorare delle condizioni fa sì che il padre si ferisca in una caduta, e poi una valanga li travolge e quasi uccide Rein.
Sul far della sera, persi tra i ghiacci, impossibilitati a chiamare i soccorsi, i due cercano di trovare una soluzione per salvarsi.
Ma la natura implacabile non concede sconti a nessuno e la disgrazia in agguato resterà quanto meno utile per suggellare un rapporto paterno e filiale che, dapprima, in condizioni ben meno proibitive, non ha mai dato segni incoraggianti per poter attecchire.
Forte di inquadrature mozzafiato che evidenziano la potenza ineguagliata ed incondizionabile di madre natura, Alpha., diretto con perizia da Jan-Willem van Ewijk, è interpretato da due bravissimi attori che sono, pure loro al pari dei personaggi che sono impegnati a rappresentare, padre e figlio nella vita reale.
E sono davvero credibili e bravi Reinout Scholten van Aschat e Gils Scholten van Aschat, in un contesto che, per quanto entusiasmante e potente scenograficamente, rifugge ogni tentazione action per tenersi ancorato saldamente ad un realismo e ad una asprezza direttamente proporzionali e coerenti con la severità senza appello della montagna, inflessibile e per nulla indulgente con chi la mette alla prova sidandola dal basso di una fragilità che non merita nessuno strappo alla regola.
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