Regia di Jan-Willem van Ewijk vedi scheda film
81ma MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2024) – GIORNATE DEGLI AUTORI
Rein è uno schivo trentenne, maestro di snowboard in una località di montagna delle Alpi Svizzere. Quando l’invadente padre Gijs giunge inaspettatamente a fargli visita, la tranquillità del giovane viene messa a dura prova dal genitore, che lo imbarazza mettendosi in mostra e facendo il farfallone con la sua ragazza durante un'escursione sulla neve. Alla fine Rein preferisce separarsi col padre dal resto del gruppo e proseguire da soli la discesa a valle, mentre i loro rapporti divengono sempre più tesi ma la natura rimetterà tutti al loro posto sfogando la sua terribile potenza, che impone di mettere da parte rivalità e ripicche per affrontare una prova di sopravvivenza.
Storia di rapporto/scontro generazionale maschile, con i ruoli protagonisti interpretati da due attori che sono padre e figlio anche nella vita, il film del regista olandese Jan-Willem van Ewijk si concentra nella prima parte sul disagio e l'imbarazzo di Rein nei confronti dell'ingombrante genitore e sulla tensione psicologica nel rapporto tra padre e figlio che deriva dalla diversità caratteriale ma anche certamente da conflitti irrisolti del passato, ora esacerbati dall'assenza della moglie/madre dei due che è morta da poco. Tuttavia nella seconda parte la dinamica familiare passa in secondo piano rispetto al survivor movie, ma le due metà non appaiono ben coordinate, né l'esperienza estrema diventa occasione per risolvere o superare i vecchi contrasti. Resta nel complesso un film abbastanza “freddo” come la sua ambientazione, dove il conflitto non si accende mai nell'impeto dell'ostilità, ma rimane piuttosto confinato in atteggiamenti passivo/aggressivi di insofferenza. Magnifiche le inquadrature dei paesaggi mozzafiato delle vette e dei ghiacciai alpini.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta