Regia di Tonino Valerii vedi scheda film
Una quindicina dopo la fine dell'incubo del Vietnam, un soldato americano - che non ha mai smesso di pensare a quella terribile esperienza - decide di tornare sui suoi passi per andare a liberare un commilitone che, ai tempi, gli salvò la vita.
Sulla scia dei successi di Rambo (Ted Kotcheff, 1982) e del sequel Rambo II - La vendetta (George Pan Cosmatos, 1985), ecco un apprezzabile scimmiottamento a cura di un discreto artigiano del cinema di genere nostrano. Tonino Valerii, con una sceneggiatura di Roberto Leoni, racconta l'impresa epica di un soldato che non è riuscito a rassegnarsi alle violenze fisiche e psicologiche del Vietnam neppure a quindici anni dalla fine del conflitto; al di là del minuscolo impatto in termini di appeal che una storia del genere può avere sul pubblico italiano (eccettuato naturalmente quel periodo, come specificato in incipit), va rilevata la pochezza della trama, che va di pari passo con la stereotipizzazione dei personaggi in scena. Ma pazienza, il 'genere' è anche questo: l'azione, il ritmo e i sentimenti forti prevalgono su tutto e Valerii in fin dei conti sa come confezionare un prodottino di questo tipo; vengono in suo aiuto un paio di fuoriclasse (la partecipazione di Martin Balsam, sia pure in un ruolo marginale, e la colonna sonora di Riz Ortolani, sebbene non fra le sue più memorabili) e un cast artistico non eccezionale, ma ben improntato: Bo Svenson, Carlo Mucari, Peter Hooten, Nat Kelly Cole e Werner Pochath. 3/10.
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