Regia di Wolfgang Becker vedi scheda film
Il crollo di un mondo tradotto in commedia. Il cambiamento è reso molto efficacemente, con perfetta aderenza alla realtà: i festoni colorati del consumismo che si sovrappongono al grigiore d'oltrecortina non sono un espediente scenografico, bensì il più evidente elemento di novità dopo la caduta del Muro. Il film è solo apparentemente filo-occidentale, in quanto si sviluppa intorno ad una nostalgica elegia per un passato, forse triste e dimesso, ma comunque pieno di una semplice, incantevole poesia.
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