Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Sarà anche un film che «scuote i cuori e le coscienze» (come “strilla” il flano sui giornali), ma Piazza delle Cinque Lune vien subito voglia di ribattezzarlo Pizze delle Cinque Lune: prolisso, confuso, pasticciato è un film d’azione col vezzo di mischiare il thriller di denuncia hollywoodiano (alla Tre giorni del Condor) con la tradizione italiana impegnata del cinema civile che solo negli anni ‘70 trovò terreni fertili e linfe vitali. Dunque, il Caso Moro ri-vivisezionato con precisione scientifica, basandosi sul celebre pamphlet dell’ex senatore Flamigni che rimette in discussione parecchie sfumature dei numerosi procedimenti giudiziari succedutisi da quel tragico 9 maggio 1978. Non è questa la sede per indignarsi o cavillare sulle comunque incredibili novità: proprio per la sua dichiarata voglia di rivolgersi a un pubblico internazionale da blockbuster, il film - girato in inglese (una delle tante pecche) - annaspa e arranca dietro se stesso, denunciando soprattutto i propri limiti e scontentando sia i beniamini dell’action movie sia i fan della dietrologia. Su Moro rimane fino a oggi più sincera, netta, stringata e finanche “spettacolare” la pellicola che Giuseppe Ferrara girò nel 1986 Qui siamo più dalle parti di L’anno del terrore, il pastrocchio di Frankenheimer del 1991. Quanto agli attori, che dire? Giannini è annoiato, Sutherland perplesso e Stefania Rocca fuori parte.
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