Regia di Antonio Morabito vedi scheda film
Tormentata dalla famiglia e da una crisi esitenziale crescente, Cecilia scappa via, lasciando di stucco la famiglia. Qui - il primo lungometraggio di Antonio Morabito, nato dal corto omonimo - ha uno scatto, un’idea vincente: non segue la “protagonista” e si concentra su chi rimane; giusto per farci comprendere meglio le ragioni del cuore e dell’anima della ragazza. Tra caos e caso, “guerre” e “insurrezioni”, sguardi obliqui e personaggi di varia umanità, la commediola scivola via senza infamia e senza lode, così vicino al medio tedio e così lontana da quella “demenzialità” che, forse, voleva raggiungere e superare. L’autore e gli interpreti cercano in tutti i modi di non incagliarsi, scelgono musiche vive e una bella canzone di Vinicio Capossela (Marajà) per intrattenersi più a lungo possibile con il ritmo. Ma l’origine cortista dell’onesta opera si confessa da sé.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta