Regia di Riccardo Milani vedi scheda film
Il cinema operaio di rado è stato prodotto in Italia.Sono pochi,infatti,i titoli dedicati al mondo del lavoro in fabbrica nella storia della nostra cinematografia.Un insuccesso di pubblico molto amato dalla critica è stato "I compagni" di Monicelli,ambientato all'inizio del secolo scorso,sempre citato quando si tratta di film di ambiente operaio.Riccardo Milani svolge questa sua commedia dai toni amari in uno stabilimento in procinto di essere chiuso dalla grande casa americana che ne è diventata padrona:"Il posto dell'anima",in un Abruzzo denso di colori,narra la lotta anche buffa e mai disperata di un terzetto di lavoratori che affronta la situazione ognuno a modo suo,ma anche coesi in difesa del posto.Civilissimo,ben scritto ,il film di Milani risulta anche toccante in piu'di un'occasione:e credibili e bene in parte sono un po'tutti gli attori.E lo sputo in faccia allo sprezzante dirigente che sta minacciando di mandare tutti a casa,dichiarandosi estraneo alle morti dei colleghi in fabbrica è un appello alla dignita'umana di effetto coinvolgente.Un film fatto di passione civile,di problemi reali raccontati spesso con un sorriso cosciente:un modo intelligente di parlare al pubblico di drammi che esistono davvero,di realta'piu'vicine di quanto possa sembrare,e di riscuoterne l'attenzione.
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