Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
"Se vuoi mandare un messaggio, spedisci un telegramma, non fare un film"
Non sembra neanche Almodóvar! Film a tesi pretenzioso e noioso, due ore di dialoghi privi d'interesse, situazioni statiche e una citazione letteraria ripetuta più e più volte nel vano tentativo di commuovere lo spettatore.
Julianne Moore e Tilda Swinton sono brave e ce la mettono tutta ma non riescono a salvare un film in cui le situazioni di potenziale conflitto e le occasioni per far emergere il dilemma etico (ad esempio la perdita e il ritrovamento della busta con la pillola) si risolvono da una scena all'altra come in uno sceneggiato televisivo. E mentre lo spettatore assonnato aspetta il guizzo di regia o di sceneggiatura che giustifichi la spesa del biglietto, Turturro pontifica sul disastro ecologico.
Tutto si svolge ineluttabilmente come da copione. L'unico momento in cui il film si rianima un po' è l'interrogatorio con la guardia bigotta, ma anche questa occasione cade nel vuoto con l'arrivo dell'algida avvocatessa. Quando infine si presenta la figlia della Swinton ci si aspetta una svolta, un sussulto, e invece anche questa possibilità cade nel vuoto e il film si spegne mestamente.
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