Regia di Carl Franklin vedi scheda film
Ashley Judd e Freeman piacevolmente impegnati in un thriller ordinario
Claire Kubik (Ashley Judd), avvocato di successo, si trova a difendere il marito (Jim Caviziel), ex militare accusato di un orrendo crimine , davanti alla corte marziale. Charlie Grimes (Morgan Freeman), ex avvocato dell’esercito, ancora in grado di muoversi all’interno della burocrazia militare, affiancherà la donna nella burrascosa battaglia legale che si profila all’orizzonte.
Legal thriller che rivisto oggi non impressiona un granchè, fatta eccezione per un paio di svolte ardite ma efficaci in fase di sceneggiatura. La parte migliore non è certamente quella thriller , piuttosto prevedibile quasi da subito, ma quella processuale, avvincente il giusto ed in grado di garantire la giusta suspance, grazie alle ottime prove di tutti gli interpreti. Evidentemente Franklin è uno in grado di dirigere i propri attori, fra i quali spicca la protagonista Ashley Judd, dea del cinema per chi scrive. Una delle poche attrici in grado di surclassare Freeman ( i due hanno un ottima intesa e questa è la loro seconda collaborazione nel giro di un lustro, dopo le eccellenze de "Il Collezionista") e far sognare almeno una generazione. Chissà perché a soli 52 anni è stata praticamente messa da parte.
Sfogo a parte, "High Crimes" resta un lavoro che oggi si lascia guardare piacevolmente, seppur non provochi brividi lungo la schiena.
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