Regia di Carlo Ludovico Bragaglia, Edgar G. Ulmer vedi scheda film
Annibale si passa la mano fra i capelli ingellati a perfezione e scruta l'orizzonte: ecco cosa succede quando il cinema si fa dozzinale e privo di idee. Questo film viene ricordato (ma davvero questo film viene ricordato?) sostanzialmente solo per un curioso fatto: è il primo incontro sul set, quasi dieci anni prima che il fortunato sodalizio prenda piede, fra Bud Spencer e Terence Hill. A dirla tutti i due sono accreditati nei titoli di apertura con i loro veri nomi, ovverosia nello stesso ordine: Carlo Pedersoli e Mario Girotti; mentre Hill-Girotti compare in un ruolo secondario, a Spencer-Pedersoli è riservata una parte ancora meno incisiva. Come si può prevedere, il lavoro è un peplum non molto originale, ma nemmeno fra i peggiori a dire la verità, che finisce per guadagnarsi le minime simpatie sindacali quantomeno per l'ampio utilizzo di comparse e costumi.
La calata di Annibale e delle sue truppe, che attraversano le Alpi con gli elefanti, sottomettono popoli e puntano alla distruzione dell'impero romano, difeso da Quinto Fabio Massimo. Lo scontro finale sarà però pregiudicato da una terribile notizia per Annibale: la morte del fratello Asdrubale, che stava arrivando con i rinforzi.
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