Regia di Michael Haneke vedi scheda film
Convinti di potere finalmente passare un week-end nella casa di campagna, Anne (Huppert) e la sua famiglia si ritrovano in uno scenario apocalittico: non ci sono più gas, luce, acqua, cibo. Con i due figli sopravvissuti e un nugolo di profughi si mettono alla ricerca di viveri e di un treno che li porti altrove, assistendo intanto alla aspetti meno edificanti che l'uomo riesce a mostrare in simili circostanze.
Favola apocalittica che vorrebbe mostrare, tacendone le cause, gli effetti del crollo della civiltà in una prospettiva hobbesiana. La messinscena è glaciale e fortemente antiretorica, abbondano i simbolismi e le allegorie, si assiste a uno spettacolo metafisico nel quale la protagonista, chissà perché, a metà film scompare. Una delle opere più ambiziose e meno riuscite di Haneke.
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