Quando Anna e la sua famiglia arrivano nella casa dove devono trascorrere le loro vacanze, la trovano occupata da poveri profughi aggressivi perché affamati. Il confronto con questi individui sconosciuti è l'inizio di un doloroso processo di conoscenza.
Note
Michael Haneke realizza un altro film a tesi: senza sovrastrutture sociali, senza benessere, senza convenzioni, riveliamo la nostra propensione alla violenza. Le cose sorprendenti della pellicola sono la glacialità dei toni e le scelte estetiche radicali. In questo caso, l'utilizzo ossessivo dell'illuminazione naturale, che rende tutto ancora più inquietante, e l'assoluta mancanza di retorica (visiva e narrativa).
Programmatico e stranamente pesante per Haneke. L'unico suo film ad avermi annoiato (due cause fra le tante: l'ormai abusata figura del figlio catatonico da post-trauma e l'anodina allegoria pseudo-profetica dei 36 giusti). Sporadici colpi di genio come il buio pesto della notte nel capanno e la carrellata finale. Evitare versione doppiata (male).
Una disperazione che lievita, che si gonfia, che ingrassa sempre più, fino a scoppiare fragorosamente e raggiungere violenta i corpi delle speranze, invaderli ruggente e dissiparli nel buio totale.
Anne Laurent (Isabelle Huppert), il marito e i due piccoli figli arrivano nella loro residenza di campagna. Aprono la porta e scoprono con stupore che ad occuparla c'è un altra famiglia, che ha l'aspetto di chi non se la passa affatto bene e l'aria di chi ha pochissima voglia di perdersi in inutili convenevoli. Quella che nei primissimi minuti sembrava un tranquillo fine settimana fuori… leggi tutto
Il cinema di Haneke vuole soprattutto mostrare. I suoi film immergono lo spettatore in situazioni che non vengono contaminate dall’azione dei personaggi, sono storie dal contenuto morale estremo tese a mettere in discussione le convinzioni di chi guarda. Nel Il tempo dei lupi, il dato scatenante è già accaduto fuori e lontano dallo schermo, Haneke lo impone senza filtri, la narrazione vive… leggi tutto
La natura inospitale di un pianeta che non è stato affatto creato per l'uomo; l'impossibilità nella comunicazione umana (lingue diverse, atteggiamenti inconciliabili, egoismi); il vincolo famigliare in disgregazione; le certezze e le comodità della modernità del terzo millennio, presenze eccessive delle nostre quotidianità. E infine la violenza, sovrappensiero… leggi tutto
HANEKE VOL. 8
Una famiglia composta da marito, moglie e due figli tra l’adolescenza e la pubertà, si reca nella propria casa di campagna in quella che sembra una normale gita del fine settimana.
In realtà entrando in casa, la trovano occupata da un uomo armato con la propria famiglia. Minacciandoli, l’uomo finisce per uccidere il marito della famiglia proprietaria,…
Il film si apre con un inizio tranquillo e promettente per una famiglia borghese rilassata che va a trascorrere il suo meritato fine settimana nella casa di campagna di loro proprietà, ma, sorpresa delle sorprese, la casa è occupata da un’altra famiglia, che senza molte cerimonie invita i proprietari ad andarsene, lasciando le provviste e il veicolo. Di fronte a questa…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Quasi un altro mondo, una visione nuova sulla bassezza umana.
Una famiglia abbandona la città, dalla morte del padre però tutto precipita. Più che l’impatto di alcune scene qui l’importante sono le inquadrature, del tutto particolari quasi che fondamentale sia mostrare quanto i personaggi siano soli e abbandonati al loro destino, tanta nebbia e atmosfere cupe,…
O.k, la lista ha mille limitazioni.
Ovviamente non ho inserito film che non ho visto.
Ovviamente non ci sono film che avevo già inserito nelle precedenti play list, quelle dell'horror.
Il perchè abbia…
Dopo aver perso il marito, ucciso dall'uomo che ha occupato insieme alla propria famiglia la sua casa nella campagna francese, una donna si ritrova a vagare insieme ai due giovani figli nel paesaggio desolato di un oscuro tempo post-apocalittico, in cui scarseggiano i viveri e la gente si trasferisce sempre più numerosa dalle città combattendo per la sopravvivenza e attendendo il treno che li…
Convinti di potere finalmente passare un week-end nella casa di campagna, Anne (Huppert) e la sua famiglia si ritrovano in uno scenario apocalittico: non ci sono più gas, luce, acqua, cibo. Con i due figli sopravvissuti e un nugolo di profughi si mettono alla ricerca di viveri e di un treno che li porti altrove, assistendo intanto alla aspetti meno edificanti che l'uomo riesce a mostrare in…
Il cinema di Haneke vuole soprattutto mostrare. I suoi film immergono lo spettatore in situazioni che non vengono contaminate dall’azione dei personaggi, sono storie dal contenuto morale estremo tese a mettere in discussione le convinzioni di chi guarda. Nel Il tempo dei lupi, il dato scatenante è già accaduto fuori e lontano dallo schermo, Haneke lo impone senza filtri, la narrazione vive…
Quando si smarrisce la percezione del futuro e le migliori coordinate etiche segnano il passo ad un insondabile sensansazione di incertezza. Sono la crisi economica, la crisi dei mercati globali, la crisi della…
Piccola e stupida PlayList breve e semplice che spero non offend'alcuno ( m'è uscita vagamente-leggermente misogina, o forse no, proprio l'opposto...) dove a mio insindacabile giudizio vengono premiati tutti quegli…
Anne Laurent (Isabelle Huppert), il marito e i due piccoli figli arrivano nella loro residenza di campagna. Aprono la porta e scoprono con stupore che ad occuparla c'è un altra famiglia, che ha l'aspetto di chi non se la passa affatto bene e l'aria di chi ha pochissima voglia di perdersi in inutili convenevoli. Quella che nei primissimi minuti sembrava un tranquillo fine settimana fuori…
non mi e' sembrato cosi' malaccio,anzi. Molto notturno,bella fotografia anche con toni caldi come piace a me e abbastanza godibile la storia (seppur a tema non facile da esporre).voto.7.
Magnifico film catastrofico che non mostra catastrofi, ma solo le conseguenze di esse. Qualcosa è successo, ma non si sa cosa. Nulla viene spiegato e ben poco viene raccontato (l'inizio risulta così assai enigmatico). Ritmi da film d'autore europeo e nessuna spettacolorizzazione. Nella seconda parte diventa un film un po' troppo "corale", ma rimane terribile e inquietante.
Michael Haneke è un regista che fa film brutti e noiosi. Ed è bravissimo a farli. Il migliore al mondo forse. E tanti film suoi mi piacciono pure. Perchè io sono un patito dei film brutti e noiosi. Ma questo film non mi ha preso. Fin dall'inizio. E non ha provocato in me nessun desiderio di guardarlo. Anche se l'ho lasciato andare. Ed è andato da solo però. …
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Commenti (7) vedi tutti
Programmatico e stranamente pesante per Haneke. L'unico suo film ad avermi annoiato (due cause fra le tante: l'ormai abusata figura del figlio catatonico da post-trauma e l'anodina allegoria pseudo-profetica dei 36 giusti). Sporadici colpi di genio come il buio pesto della notte nel capanno e la carrellata finale. Evitare versione doppiata (male).
commento di Inside manTra i film più duri e sconsolati di Haneke: tremendo e commovente.
commento di kotrabVOTO : 6 Potenzialmente un filmone in realtà un film irrisolto.
commento di supadanyProfezia. E' anche la mia visione. A questo dovrebbe servire il cinema: che tu ci creda o no è immedesimazione. (10)
commento di KAMANvoto 3 ,non classificabile!!
commento di polAngoscioso, buio e lentissimo. Alla fine solo tante domande senza risposta.
commento di matesiUna disperazione che lievita, che si gonfia, che ingrassa sempre più, fino a scoppiare fragorosamente e raggiungere violenta i corpi delle speranze, invaderli ruggente e dissiparli nel buio totale.
commento di Luna 13