Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Impossibile restare indifferenti davanti ad un film del genere. E qui finiscono probabilmente i meriti di Greenaway. Un po' Dogma, un po' documentario, un po' fiction, un po' (pochissimo) film nell'accezione più comune, molte sperimentazioni, principalmente grafiche e registiche. Parlato su parlato in continuazione, fastidiosissimo. E lo schermo diviso in più sezioni, spesso per rappresentare la medesima, identica scena. Certo che la fantasia non manca, ma a questo punto si va verso la performance, l'arte concettuale, e il cinema possiamo dimenticarcelo. O magari basta dimenticarci questa faticosa opera bislacca.
L'avventurosa vita di Tulse Luper ricostruita attraverso le sue 92 valigie disseminate in tutta Europa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta