Regia di François Ozon vedi scheda film
pur ritenendo Ozon cineasta di talento non sono stato appieno convinto da questo morboso e torbido pseudothriller.Dico pseudo perche'la svolta thriller c'è solo nel finale che è volutamente ambiguo.Tutto il film verte sul gioco al massacro(con piscina)tra la scrittrice amante di un editore che da Londra migra in questa bella villa provenzale per trovare calma ,silenzio,sole e ispirazione che sulle fumose rive del Tamigi le mancava e l'inquieta figlia di lui,inquieta esclusivamente dal punto di vista sessuale,cambiando praticamente partner ogni notte.Il gioco al massacro tra le due si fa via via piu'raffinato fino a che la figlia dell'editore diventa vera e propria musa ispiratrice per la matura scrittrice di gialli e insieme diventano complici di un omicidio(forse).Ozon esplora il rapporto tra lo scrittore e la sua arte rimanendo nel vago e la liason che si stabilisce tra le due suona prevedibile e non sempre ben messa a fuoco.Si confrontano la sinuosita'delle forme della bella Sagnier e la quasi legnosita'dell'ossuta Rampling cercando di rendere via via sempre piu'torbido e torrido il loro rapporto.Ma a mio parere si resta nel superficiale,piuttosto che a Fassbinder si pensa a La piscina di Deray e non è tutta questa pietra di paragone.Resta la sensazione di aver provato un giochino da intellettuali senza avere il coraggio di osare fino in fondo....
boh
particina
invecchiatissimo
bella sinuosa,formosa e non è neanche male come attrice
l'opposto dell'altra,legnosa,ossuta
un mezzo passo falso,ci sono parti suggestive ma non bastano
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