Regia di Vincent Gallo vedi scheda film
Se Buffalo '66 era egocentrico e logorroico, The Brown Bunny è soprattutto egocentrico. Silenzioso per i primi 2/3. La macchina da presa segue il depressissimo protagonista nel suo doloroso vagar, unici rumori il vento, i motori e qualche commento musicale a staccare le sequenze. Quando parla, lo fa sottovoce. La questione è se il silenzio si riempie di emozione o di noia... penso principalmente la seconda. L'ultima mezz'ora la fa da padrona la famigerata scena della fellatio ad opera dell'intrigante Sevigny sul disperato Gallo. Scandalosa no, perché non ci si scandalizza per nulla. Fuori luogo neppure, perché il film è suo e ci faccia quel che vuole. Funzionale? Devo dire che The Brown Bunny senza pomp*** sarebbe solo la (ancor più) triste e pallida versione di Buffalo '66, con solo un paio di idee nuove in un'ora e mezza di film complessivamente da buttare. Secondo me ci sta. E se non si conosce a priori il senso del film (diciamo l'epilogo), l'ultima mezz'ora colpisce per efficacia, facendone risultare un Vincent Gallo più sensibile e capace che furbo e presuntuoso. Buffalo '66 era tutt'altra delicatezza e senso d'insieme, più idea forse. Però The Brown Bunny può piacere. Non saprei dire a chi, davvero non saprei a chi consigliarlo! Forse neanche a me stesso 9 sere su 10...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta