Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Adesso basta!Non posso tutte le volte invitare a cena Sokurov per farmi spiegare da lui il significato dl certi suoi film,come d'altronde tutti i cinefili del mondo(forse l'unico eletto sarebbe Enrico Ghezzi). Sono stufo di cercare conforto nelle mie interpretazioni,cercando di leggere recensioni della critica specializzata,la quale di fronte a pellicole come"Padre e figlio,teme di mettere in gioco la propria credibilità. Si grida al capolavoro(e forse lo è)ma il tutto viene licenziato con recensioni vacue,pseudo-filosofiche,inconcludenti,ermetiche ancora di più del film stesso. Abbiamo impiegato 83 minuti della nostra vita per vedere quest'opera(per i critici anche retribuiti)e allora diamola una interpretazione di essa,rischiando anche di sbagliare e di scrivere delle castronerie;ma innescando così un confronto di opinioni e rimbrotti che non possono altro che giovare a un dialogo tra ciechi(?).
Ecco le mie impressioni su questo film:
1°Il padre è Dio e il figlio è Cristo
2°Il figlio è gia distaccato dal padre(non c'è nel sogno iniziale).
3°Tutta la vicenda è vissuta con gli occhi,i sentimenti,i rimorsi del padre.
4°La radiografia è l'unico ricordo che Aleksei ha del padre.
5°La fidanzata del figlio sempre mostrata dietro a finestre od inferriate,è la tentazione femminile,mentre la passerella
traballante è la tentazione della vita.
6°La vicenda del ragazzo che cerca il padre,il quale lo ha
abbandonato non è parallela bensì speculare.
7°La città non è San Pietroburgo ma Lisbona.
8°Nella magnifica sequenza finale con la neve,il padre"sogna di sognare"un'esistenza senza il figlio,ma alla fine si rende
conto veramente di essere solo come un Dio abbandonato
dall'umanità.
Avrò scritto delle Cazz...ma almeno mi sono sfogato.
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