La recensione su Mystic River

Jimmy Markum, Dave Boyle e Sean Devine, sono cresciuti insieme in un duro e popolare quartiere di Boston, negli anni Sessanta,passando il tempo a giocare a baseball e a hokey per strada.Un brutto giorno uno di loro,Dave,il grande Tim Robbins,sarà sequestrato e vittima  di violenza sessuale, da parte di due pedofili, gli altri due amici si salveranno in extremis. Dopo quattro terribili giorni di abusi, riuscirà a scappare da quella tana dei “lupi” e  a tornare a casa, ma irrimediabilmente resterà ferito nel corpo e nell'anima, con cicratrici mai più rimarginabili. Venticinque anni dopo l'uomo ha un figlio che adora e si arrangia in piccoli lavoretti. I suoi due amici sono divenuti uno Sean alias Kevin Bacon, detective di polizia e l'altro Jimmy Markum uno straordinario Sean Penn,un malavitoso che gestisce un emporio.

La scomparsa della giovane figlia di Jimmy, Katie e il ritrovamento del suo cadavere,mettono  in moto una perversa dinamica nei rapporti tra i tre uomini. Lo strano comportamento di Dave e i dubbi della moglie Celeste, mettono  Jimmi su una falsa pista,dandogli la certezza che il colpevole sia il suo vecchio amico. Dave è la vittima  designata due volte,incapace di difendersi  da piccolo e incapace di discolparsi da grande,Jimmy dopo un rocambolesco e drammatico interrogatorio,  lo "giustizia"convinto che sia colpevole.

Mystic River mette in scena la complessità dell’agire umano, mostrando come  le proprie azioni, nascano  inevitabilmente dalle  esperienze di vita,impossibili da cancellare, che  forgiano le identità e sono i presupposti della vita futura.

Dave sarà per sempre quel bambino fuggito dai “lupi”, così come Jimmy sarà per sempre il “duro” pronto ad uccidere per difendere famiglia e onore, ed entrambi si ritroveranno coinvolti in un vortice di azioni al di fuori del proprio controllo, frutto di un percorso di vita ormai immodificabile e dalle tragiche ed inaspettate collisioni.

I destini incrociati dei vari personaggi del film, in un tessuto narrativo dall'ordito complesso,rendono compatta e densa, questa eccezionale pellicola. 

La sceneggiatura  lavora molto sui dialoghi e per sottrazione. Eastwood riesce a creare una  storia complessa, attraverso una messa in scena essenziale,dove ogni inquadratura è curata nel minimo dettaglio, dove molti sviluppi narrativi sono svelati in modo indiretto, sia attraverso il dialogo dei personaggi, sia su sequenze  che lo spettatore può tranquillamente immaginare e ricostruire.

La macchina da presa non si vede quasi mai,eccezion fatta per l'uso del dolly e delle panoramiche aeree, solo quando  inquadrano il fiume e alcune volte le strade del quartiere, per allargare lo spazio di un perimetro fisico e psicologico.La regia è perfettamente coadiuvata da una fotografia cupa ed inquietante, tesa ad incorniciare e ad indugiare sulle contraddizioni dell’animo dei protagonisti attraverso l’utilizzo sapientemente dosato di luci ed ombre.

Mystic River è un’opera straordinaria per intensità emotiva,passionale e sanguigna, capace di mostrare la banalità del male nella sua accezione più pura, senza ricorrere a immagini violente, ma preferendo impressionare, attraverso una tensione psicologica continua, che si sviluppa e avviluppa lo spettatore, nell'arco della narrazione.

Il film è di una cupezza tragica e  definitiva,trasmette un senso di  claustrofobia pur essendo girato soprattutto  in esterni. Le immagini del ponte che sovrasta il quartiere, le strade  dove i protagonisti vivono da anni, il tombino dove cadevano le palline dei bambini, che apre al sottosuolo, lo stesso luogo dove venne rinchiuso Dave da piccolo, o anche agli interni delle abitazioni,appartengono ad un' unica dimensione,tenebrosa e lugubre dove non c'è luce o giustizia. Nello script denso di dettagli,è come se Eastwood imponesse a poco a poco il proprio sguardo,connotando i personaggi di un "aura" funerea  e spettrale, hanno già nel proprio volto, il pallore della morte,vittime già predestinate, come in quello sguardo tra Cathy e suo padre, prima che la ragazza esca di casa per l'ultima volta, larve umane che si aggirano nella notte come Dave, in cui sono rimaste marchiate a fuoco le stimmate,agnello sacrificale,in nome di una cieca e illogica vendetta. 

Mystic River è un noir carnale,fuori dagli schemi, di sublime intensità, che agisce dal di dentro,e ci regala  un capolavoro doloroso e straziante.

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