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Mystic River

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Mystic River

di port cros
10 stelle

Mi sbilancio: Mystic River è secondo me il miglior film finora realizzato in questo inizio di secolo.
Clint Eastwood, più che un poliziesco, gira la versione moderna di una tragedia greca, ambientandola a Boston sulle sponde del fiume Mystic, dove tre ragazzini (Jimmy, Sean e Dave) giocano per le strade del loro quartiere e scrivono i loro nomi sul cemento fresco: ma il nome di Dave resterà per sempre incompleto a causa di un evento drammatico (il rapimento da parte di un pedofilo) che cambierà per sempre la sua vita e le cui conseguenze torneranno a manifestarsi tragicamente trent'anni più tardi, quando un altro dramma (l'omicidio della figlia di Jimmy) farà nuovamente incrociare le loro strade.
Temi centrali del film sono la casualità del fato ("perché non ci siamo saliti noi su quella macchina?" si chiedono Jimmy e Sean, e "che persone saremmo oggi se ci fossimo saliti?")  e la sua ineluttabilità (le ferite prodotte nel passato dalla sorte avversa non si rimarginano mai, anzi tornano a produrre nuove tragedie a cui non si può sfuggire) e i diversi modi in cui gli esseri umani affrontano il dolore e il lutto.
La sceneggiatura di Brian Helgeland, praticamente perfetta, e la regia di Eastwood, classica, potente e rigorosa, ti incollano allo schermo e ti colpiscono come un pugno nello stomaco. La genialità di Eastwood nel dirigere questo film è il suo riuscire a rappresentare il dolore più straziante sempre in maniera "asciutta", evitando sbavature melodrammatiche, ma senza per questo attutirne la tragicità, anzi al contrario facendola percepire in modo ancora più intenso.
Ma il film raggiounge il livello di capolavoro grazie anche alle interpretazioni dei suoi tre straordinari protagonisti. Su tutti Sean Penn, meritatamente premiato con l'Oscar per il personaggio di Jimmy, ex piccolo boss di quartiere devastato dal dolore per la perdita della figlia e divorato da un feroce ed accecante desiderio di vendetta.Tim Robbins è bravissimo nel delineare il personaggio di Dave, un uomo "rotto dentro", segnato a vita dal truma vissuto nell'infanzia. Il personaggio di Kevin Bacon (Sean) è invece l'agente di polizia con problemi familiari che cercherà invano di ricomporre i pezzi di questo dramma, ma sarà l'unico che riuscirà a comporre i pezzi della sua vita. Ma come non citare anche le interpreti dei fondamentali personaggi femminili, la fragile e dubbiosa moglie di Dave (Marcia Gay Harden) e la fortissima compagna di Jimmy, Laura Linney, protagonista di una scena ("Their daddy is a king and a king knows what to do and does it") che vale da sola una carriera. Eastwood conclude perfettamente il film e ci assesta l'ultimo pugno in pancia con la scena finale della parata del 4 luglio. 

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