Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Negli ultimi anni Clint Eastwood ha spesso fatto ricorso a romanzi per le sue regie,che egli compaia o meno anche come attore,più o meno da "I ponti di Madison County" in poi."Mystic river" è una tragedia moderna,su colpe pesanti da sostenere,anche indirette, su uomini forse non in grado di risultare padri affidabili o comunque rassicuranti. Sean Penn,Tim Robbins e Kevin Bacon sono tre uomini che erano amici da ragazzi, e sono tuttora legati da un tremendo ricordo: uno di loro è stato rapito e violentato per quattro giorni da due pedofili camuffati da poliziotto e prete,e quando viene uccisa barbaramente la figlia di un altro dei tre, scattano sospetti, piste sbagliate, odio assassino.Eastwood compie un apologo sulla perdita dell'innocenza doloroso, carico di una tensione che si sviluppa sordamente verso un sorprendente scioglimento,che però non basterà a scongiurare la finalizzazione di una logica sanguinaria.E la nuova condivisione di un altro segreto,un patto tacito tra sopravvissuti, è leggibile invece come una rimozione di un senso di colpa ,per portare a una pace esteriore ipocrita e un riappianamento dei ruoli nella comunità. I deboli ,i disgraziati come il personaggio di Tim Robbins, sono condannati ad essere eliminati per spazzare via la loro ingombrante inutilità, e prevale un forma di giustizia fasulla,che punta a condannare a priori i reietti: un bellissimo dramma di oggi,che presenta molte caratteristiche di una nuova forma di film dell'orrore.Interpreti eccellenti,Penn,Robbins e Bacon sono tretra i migliori della loro generazione:e consentendo l'ultima apparizione a Eli Wallach, il vecchio Clint realizza un'altra splendida pagina del suo cinema amaro ,affranto e duro.
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