Regia di Dalton Trumbo vedi scheda film
L’unico film girato dal grande sceneggiatore Dalton Trumbo……… bellissimo, commovente ed emozionante.
E Johnny prese il fucile Stati Uniti d'America 1971 la trama: La tragedia di Joe Bonham un reduce della Prima guerra mondiale, ridotto a troncone umano, per l’esplosione di una granata. Senza braccia e senza gambe, ricoverato in un ospedale militare, che comunica con l’esterno muovendo la testa secondo l’alfabeto Morse. La recensione: E Johnny prese il fucile (Johnny Got His Gun) è un film scritto e diretto da Dalton Trumbo, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 24º Festival di Cannes. Fotografia in bn e colori di Jules Brenner. Musiche di Jerry Fielding. Una produzione Bruce Campbell per World Entertainment. Dalton Trumbo, sceneggiatore eccelso , esordì all'età di 66 anni nella regia con questo film, che rimase l'unico film da lui diretto. Tratto dal suo romanzo omonimo. Un film che ho trovato meraviglioso, ricordo che fu messo in programmazione durante la mia adolescenza al cinema Nuovo Arti di Milano, garanzia di qualità all’epoca, in quella bellissima monosala nel centro storico di Milano furono programmati “Family Life” di Ken Loach ed il cult movie “Il colpo della metropolitana” di Joseph Sargent. Questo film che rimane l’unico film diretto dal grande sceneggiatore Dalton Trumbo e’ un gioiello poco ricordato, ma è emozionante come pochi film, truce ed intenso, con sagaci reminiscenze dello sfortunato protagonista il soldato Joe, che la notte prima di partire per il fronte fa per la prima volta l’amore con Katy Fields, che interpreta Kareen la sua fidanzatina, tra gioco, nudità e purezza nel loro sublime primo pudico rapporto fisico. Una pellicola che è una commistione di vita, agonia e morte. Timothy Bottoms e’ il protagonista della storia il suo Joe ci commuove ed emoziona, come in un altro grande film interpretato da questo attore: L'ultimo spettacolo del 1971 di Peter Bogdanovich, film anche questo in bn. Da ricordare per intensità anche Diane Varsi la dolcissima e caritatevole infermiera. Prima di questo solo un altro film ci aveva illustrato in modo così drammatico l’orrore della guerra: Orizzonti di gloria del 1957 di Stanley Kubrick. Molto originale, espressiva ed efficace la scelta stilistica del regista di dividere il film in bn ad a indicare l’attuale visione sulla vita di Joe, senza alcuna gioia, solo sofferenza e dolore fisico, con le funzioni vitali ai minimi termini, ambientate nel presente, con il corpo ormai ridotto a vegetale. Le scene a colori invece sono dei flashback, che ci mostrano episodi di vita passata di Joe e rafforzano il contrasto tra la felicità e la spensieratezza di prima, con il tragico stato di dramma senza fine confinato in un letto d’ospedale immobile. Questo film ci fa riflettere sulla guerra che tutto riduce a grande sofferenza ed al desiderio di porre fine al dolore attraverso una infermiera caritatevole, fermata in tempo…. ma ne valeva poi la pena. Un grande melodramma, ma asciutto, che non ricerca la lacrima facile, ma che riesce a commuovere, come poche volte visto sul grande schermo. Tutto trattato ed illustrato in modo crudo, ma molto veritiero. Il finale è struggente e ci lascia con un senso di angoscia galoppante. Dalton Trumbo fu uno dei migliori sceneggiatori della storia del cinema americano, morì prematuramente nel 1976 aveva 66 anni, quello che non morirà mai sono gli stupendi film tratti dalle sue sceneggiature, una collana pregiatissima. Da vedere anche L'ultima parola - “La vera storia di Dalton Trumbo” del 2015 di Jay Roach, ne vale la pena. Interpreti e personaggi Timothy Bottoms: Joe Bonham Jason Robards: padre di Joe Kathy Fields: Kareen Donald Sutherland: Gesù Cristo Marsha Hunt: madre di Joe Diane Varsi: quarta infermiera Donald Barry: Jody Simmons Eric Christmas: caporale Timlon Charles McGraw: Mike Burkeman Eduard Franz: col./gen. Tillery Byron Morrow: generale Kerry MacLane: Joe a 10 anni Sandy Brown Wyeth: Lucky David Soul: lo svedese
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