Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Manifesto del cinema indipendente dei primi anni 2000, matematico nelle suggestioni autoriali, delicato e audacemente unico nel suo disciogliersi fra le piaghe della monotonia adolescenziale. Un esercizio di stile? Sì, ma anche un implacabile racconto visivo in bilico tra quiete e delirio. Una tragedia annunciata in tutta la sua gelida, triste e crudele amoralità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta