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Libre

Regia di Mélanie Laurent vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Libre

di axe
6 stelle

Bruno Sulak, di origini straniere, arrulato nella Legione Straniera e poi disertore, è un rapinatore; è celebre nella Francia degli anni '80 poichè riesce a portare a termine redditizie azioni criminose senza dover utilizzare la violenza. Grazie all'aiuto di complici e fiancheggiatori, tra i quali la fidanzata Annie, fa perdere le proprie tracce a seguito delle rapine, generalmente condotte a danno di supermercati e gioiellerie, per poi godere del bottino in ozio insieme ai compagni. Le forze dell'ordine lo braccano, in più occasioni lo catturano, ma Bruno riesce sempre a sottrarsi alla custodia; non è uomo in grado di sopportare il carcere. Diretto dalla regista francese Melanie Laurent, "Libre" racconta la vita di Bruno Sulak, un personaggio realmente esistito. Lo mostra in azione, durante le sue rapine, progettate nei minimi dettagli ed eseguite con freddezza, ed una determinazione tale da scoraggiare ogni tentativo di opposizione; Bruno parla alle sue vittime, le invita a mantenere la calma, ricordando loro che il denaro oggetto della rapina non è il loro; dà loro disposizioni, ottenendo obbedienza e, fuggendo, le saluta. L'uomo, incidentalmente, riscuote simpatia di parte della popolazione; qualcuno lo vede come un novello Robin Hood, ma di certo non la polizia, che lo cerca per ogni dove. Riesce a arrestarlo, più volte; e più volte, Bruno evade, raggiungendo, per prima, Annie, complice e compagna di cui è innamorato. Arriva ad instaurare un rapporto quasi di amicizia con Moreas, commissario incaricato delle indagini a suo carico; l'uno nei confronti dell'altro, pur non disconoscendo i ruoli di "guardia" e "ladro", si comportano con correttezza. Il poliziotto, pur rispettandolo e quasi invidiando la sua condizione di spirito libero, non manca ai doveri imposti dalla divisa; quando smette di vestirla, va a trovare Bruno, nel frattempo incarcerato, favorendo il reciproco sentimento di simpatia. Bruno Sulak, tuttavia, non è in grado di sopportare la detenzione. E ciò gli è fatale; scoperto durante un tentativo di fuga, perde il controllo di sè ed oppone resistenza, precipitando da una finestra. Il personaggio è interpretato dall'attore Lucas Bravo. La regista ne evidenzia la refratterietà alle regole, l'aderenza ad una morale semplice, scevra da convenzioni. Rifugge la violenza per principio, non solo per evitare l'accanimento degli inquirenti ed una più grave condanna in caso di cattura. Da vari elementi - sequenze che lo ritraggono godere delle bellezze della natura; felice con la propria donna e gli amici; irriverente durante le numerose udienze cui presenzia in veste d'imputato, durante le quali tiene testa ai giudici, tra l'ilarità degli uditori; sofferente durante i periodi di reclusione - comprendiamo la sua tensione alla libertà. Lea Luce Busato è Annie, fidanzata di Bruno, fedele e passionale; conosce la propensione al rischio propria del compagno, e non condivide. Tenta, per il suo bene, di fermarlo, ma le è veramente difficile. Il commissario Moraes è interpretato da Yvan Attal. L'ambientazione è la Francia di inizio anni '80; una nazione benestante, una popolazione propensa ai consumi; una "terra del bengodi" per questo riottoso "sangue misto", figlio di un pieds-noirs e di una jugoslava. La telecamera segue il protagonista in città e zone di montagna o di mare, ove Bruno ed i suoi amici si ritirano tra un colpo e l'altro; in tribunale; in cella. Il ritmo è sostenuto; la narrazione accompagnata da una gradevole colonna sonora anni '80. "Libre" rende omaggio allo spirito del protagonista, ma non ne offre una un'oggettiva valutazione morale. L'uomo è mostrato trionfante in quelle che, seppur non cruente, sono azioni criminose; i poliziotti, con l'eccezione di Moraes, sono tratteggiati quali segugi stolidi e prepotenti; i giudici, dei "soloni" perdenti. Benchè non mosso, principalmente, da avidità, Bruno Sulak è stato un bandito ... ed ha causato ben più di un dispiacere. Questo non indifferente, dettaglio passa in sordina. Film vivace, ben montato ed interpretato, ma con quest'unico, a mio parere grave, neo.

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