Estate su un'isola della Bretagna. Lili, una giovane attrice, lascia Julien, un ragazzo che studia per diventare regista di cui è innamorata Jeanne-Marie, per gettarsi tra le braccia di Brice, un regista affermato. Quest'ultimo lascia allora Mado, un'attrice che gli rimane fedele.
Note
Ci sono il Cechov del _Gabbiano_, il Truffaut di _Effetto notte_, un briciolo di Claude Sautet, conflitti aperti e insidie nascoste, discussioni affabili e inevitabili scontri (cos'è il vero cinema), impegnative dichiarazioni artistiche ed esperimenti fallimentari. Il film ha un'aria vecchiotta, però la Lili di Ludivine Sagnier...
Per gli amanti del cinema francese,che sa come sempre narrare i rapporti e le dinamiche sentimental amorose di un gruppo circoscritto, così,avec nonchalance.Si fa guardare,ma non ascoltare per il doppiaggio imbarazzante.
Il film era partito benissimo,subito anche un bel nudo della Sagnier che illumina tutto il film,ma poi si perde in tanti rivoli inconsistenti e viaggia verso un finale banale e vagamente irreale.Bella fotografia,ma non basta.
sembra la trasposizione cinematografica di dowson's creek.sceneggiatura insulsa,attori cani,lasciamo perdere il doppiaggio italiano.veramente inutile la sua esistenza.
Voto 7. Non è certamente un film che lascerà il segno, ma il mio giudizio è globalmente positivo. Il ritmo è qua e là un po’ lento, ma si parla di sentimenti e di relazioni umane come facciamo un po’ tutti, l’ambientazione è gradevole, i personaggi credibili. Resta vero che il doppiaggio del film è un disastro: la lettura dei testi (non si può parlare di recitazione) sembra… leggi tutto
Liberamente ispirato da Cechov, un film che vive di dualismi e contrasti. I personaggi sono credibili anche se tendono talvolta a restare prigionieri di se stessi diventando prevedibili. La Lili del titolo è doppiata con lo stesso calore della signorina che ci dice "inserire il biglietto" nelle casse self-service dei caselli autostradali. Molto belli gli esterni. leggi tutto
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
C’è un vortice di vuoto che travolge, vissuto sino alla fine. Si è disposti a tutto per non “sentire”. C’erano le premesse, ma troppe aspettative e ambizioni distruggono la creatività, e misurarsi con menti…
Inizia la sua carriera di cineasta come aiuto-regista di Marcel Carné nel 1965. Non passa inosservato nell’ambiente della Nouvelle Vague. Sarà assistente di Michel Deville e di Jean-Luc Godard. Durante otto anni,…
Un semplice omaggio ad una giovane attrice francese, di una bellezza mozzafiato ( che la rassomiglia molto a Brigitte Bardot) che col passare del tempo sta dimostrando di diventare sempre più brava e versatile,…
Voto 7. Non è certamente un film che lascerà il segno, ma il mio giudizio è globalmente positivo. Il ritmo è qua e là un po’ lento, ma si parla di sentimenti e di relazioni umane come facciamo un po’ tutti, l’ambientazione è gradevole, i personaggi credibili. Resta vero che il doppiaggio del film è un disastro: la lettura dei testi (non si può parlare di recitazione) sembra…
Liberamente ispirato da Cechov, un film che vive di dualismi e contrasti. I personaggi sono credibili anche se tendono talvolta a restare prigionieri di se stessi diventando prevedibili. La Lili del titolo è doppiata con lo stesso calore della signorina che ci dice "inserire il biglietto" nelle casse self-service dei caselli autostradali. Molto belli gli esterni.
Il cinema francese non passa un gran momento. È lì che rigira intorno ai soliti motivi, sta in surplace su certi suoi luoghi comuni, a noi cisalpini sembra troppo uguale a se stesso. E poi sentite se si può presentare un film (sul catalogo di Cannes, dove era in concorso) con queste domande: «Si può conciliare la propria vita di uomo e di donna e aver successo nel cinema? Si può scegliere…
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Commenti (3) vedi tutti
Per gli amanti del cinema francese,che sa come sempre narrare i rapporti e le dinamiche sentimental amorose di un gruppo circoscritto, così,avec nonchalance.Si fa guardare,ma non ascoltare per il doppiaggio imbarazzante.
commento di Utente rimosso (LuCciolo6nove)Il film era partito benissimo,subito anche un bel nudo della Sagnier che illumina tutto il film,ma poi si perde in tanti rivoli inconsistenti e viaggia verso un finale banale e vagamente irreale.Bella fotografia,ma non basta.
commento di eziosembra la trasposizione cinematografica di dowson's creek.sceneggiatura insulsa,attori cani,lasciamo perdere il doppiaggio italiano.veramente inutile la sua esistenza.
commento di andystarsailor