Regia di Piero Sanna vedi scheda film
E' difficile parlare da normale spettatore di questo film, perchè per buona parte è stato girato nel mio paese. Coloras non esiste, è un paese immaginario, unione tra Benetutti (il mio paese) e Mamoiada. Il regista poi è mio compaesano.
Il film si fa notare per uno stile crudo, per certi versi crudele nel raccontare la storia di un giovane carabiniere spedito in Sardegna. Ritorna il tema de "s'istranzu", lo straniero, che tanta fortuna ha avuto nella letteratura sarda, da Deledda a Dessì. Un uomo in una terra non sua, costretto a misurarsi con essa, ad accettarla, a viverla. Il pregio del film è mostrare una realtà sociale senza nessun compromesso o censura, in modo sincero e sentito, lontano dalle facili visioni. Peccato per alcune concessioni al facile folklore come la scena del matrimonio, per alcune lentezze e il perdere alcuni personaggi lungo la storia come Costantino e Francesco Cortes. Ma il film rimane impresso per il suo essere incisivo e si riscatta in un finale di fortissimo impatto con il miserere cantato dal coru Veranu di Fonni.
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