Regia di Samira Makhmalbaf vedi scheda film
Samira ha ancora molto da apprendere dal papà capostipite della dinastia regista della famiglia dei Makhmalbaf, che per l'occasione presta il suo aiuto come sceneggiatore, con un lavoro spesso confuso ed irrisolto. Il film risulta debole e dispersivo nella prima parte, leggero e rassicurante nel mezzo per poi concludersi con un tono decisamente doloroso e straziante in cui le sofferenze e i drammi di un paese e di un popolo la cui mentalità dominante risente fortemente del fanatismo religioso sotto cui si eclissano le utopiche ambizioni di una giovane donna.
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