Vijay, trentenne poeta di Calcutta, è frustrato a causa della miopia degli editori, che preferiscono puntare su sottoprodotti a carattere sentimentale. Le cose non vanno bene nemmeno in famiglia e a Vijay non resta che vagare per le strade della città, dove incontrerà la prostituta Gulab...
V'è nulla d' "originale",nella storia di questo film e nei modi interpretativi degli attori che lo fanno;ciò che conta son qui le sfumature cromatiche scelte,di volta in volta,da Murthy,i consapevoli attimo per attimo movimenti che Dutt e il suo operatore impongono alla macchina da presa:ciò che dà senso di capolavoro,a quest'opera incomparabile
Il cinema indiano da noi non ha mai sfondato, si sa, e anche se non si avvicina neanche lontanamente alle glorie di una cinematografia asiatica come quella giapponese, ha avuto ugualmente alcuni autori di spicco: primo fra tutti Satyajit Ray, ovviamente, a cui si possono accostare altri registi importanti come Ritwik Ghatak, Mrinal Sen e Guru Dutt. Tra questi artisti è forse proprio Dutt… leggi tutto
Il cinema indiano da noi non ha mai sfondato, si sa, e anche se non si avvicina neanche lontanamente alle glorie di una cinematografia asiatica come quella giapponese, ha avuto ugualmente alcuni autori di spicco: primo fra tutti Satyajit Ray, ovviamente, a cui si possono accostare altri registi importanti come Ritwik Ghatak, Mrinal Sen e Guru Dutt. Tra questi artisti è forse proprio Dutt…
Secondo capitolo con i consigli di: Olivier Assayas (SILS MARIA, L'EAU FROIDE), Jacques Audiard (UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA, IL PROFETA), Jacques Becker (IL BUCO, CASCO D'ORO) e Ingmar Bergman (FANNY E…
Illuminazioni improvvise per magici incontri di personaggi e artisti, umani concentrati di fascino, talento (o genio), aura persino, ai quali la sottoscritta ha reagito - e reagisce - molto vivacemente. Alla memoria di…
A charlus jackson, con i miei complimenti per quello che ha scritto in merito. E per ricordare a tutti gli idioti che pensano che una persona si suicidi in preda a un "raptus" oppure "per amore", che chi lo fa muore un…
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V'è nulla d' "originale",nella storia di questo film e nei modi interpretativi degli attori che lo fanno;ciò che conta son qui le sfumature cromatiche scelte,di volta in volta,da Murthy,i consapevoli attimo per attimo movimenti che Dutt e il suo operatore impongono alla macchina da presa:ciò che dà senso di capolavoro,a quest'opera incomparabile
commento di felini