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Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

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La recensione su Here

di CineMark
7 stelle

CM al cinema (4)

 

Adattamento cinematografico della graphic novel omonima del 2014, offre una riflessione profonda sul tempo, la memoria e la natura delle relazioni umane. Zemeckis, uno dei registi più innovativi e sperimentali di Hollywood, si è sempre contraddistinto per il suo approccio visivo unico, esplorando nuove frontiere tecnologiche, ma con Here va oltre, spingendosi anche verso nuove esperimentazioni concettuali.

 

Robin Wright, Tom Hanks

Here (2024): Robin Wright, Tom Hanks

Il film è una riflessione visiva e narrativa che si sviluppa attorno a un singolo punto di vista, con la macchina da presa ferma in un unico angolo, come se fosse ancorata a un punto fisso, simulando un movimento continuo nel tempo. Questo approccio, pur nella sua apparentemente limitata dinamica spaziale, riesce a non far sembrare l'opera teatrale o statica, ma anzi, riesce a catturare la sensazione di vita che scorre, mostrando il passato, il presente e le possibilità future di un determinato luogo. La realizzazione di Zemeckis in questo campo è impeccabile: la macchina da presa diventa quasi un testimone silenzioso della vita che accade sotto di essa.

Non si può non notare l'importante ritorno di Tom Hanks e Robin Wright, che insieme a Zemeckis hanno già collaborato in precedenti successi. In Here, la loro performance è ancora una volta impeccabile, ma in questo caso anche il loro lavoro con il regista non si limita alla sola interpretazione. Hanks e Wright sono al servizio di una storia che trascende la semplice narrazione, dove la loro presenza risuona nel tempo e nello spazio, come fantasmi del passato che continuamente si confrontano con le scelte e i rimpianti del presente.

scena

Here (2024): scena

Dal punto di vista tecnico, Here è un trionfo. Gli effetti speciali sono utilizzati con maestria, mai invadenti, come a volte capitato in qualche sua precedente pellicola, ma sempre funzionali a ciò che il film vuole esprimere. Le scenografie sono straordinarie: ogni immagine, ogni dettaglio è pensato per creare un’ambientazione che si fa testimone delle vicende che si consumano, non solo a livello fisico, ma anche simbolico. L’immersione nel mondo che Zemeckis crea è totale.

Ma ciò che realmente colpisce di Here è il suo messaggio emotivo. La storia esplora la bellezza dei momenti condivisi, la nostalgia per ciò che è stato e la consapevolezza di ciò che non è più. Zemeckis ci invita a riflettere sull’importanza di ogni attimo, sia quello gioioso che quello doloroso. I rimpianti e i ricordi non sono più soltanto la traccia di un passato lontano, ma si fanno parte integrante di un presente che continua a scorrere, come un fiume inarrestabile. In ogni angolo del film, si respira la tensione tra il desiderio di rivivere un momento felice e il peso dei fallimenti, delle occasioni perdute.

Tom Hanks, Robin Wright

Here (2024): Tom Hanks, Robin Wright

Here è un'opera che richiede tempo per essere compresa nella sua interezza. È un film che, pur con il suo indiscutibile valore artistico e tecnico, lascia la sensazione di una riflessione che può davvero venire assaporata solo con il passare del tempo. Sarà interessante vedere se Here riuscirà a lasciare un'impronta duratura nella memoria collettiva del cinema. La sua complessità, sia narrativa che visiva, fa pensare che, con il tempo, la sua capacità di impattare emotivamente lo spettatore crescerà ulteriormente.

Per questo motivo, il mio voto, un 7, è da considerarsi simbolico. Il film merita e necessita di almeno una seconda visione per essere apprezzato pienamente. È difficile dare una valutazione definitiva a un’opera di tale portata con una sola visione, quindi è probabile che il giudizio finale evolverà man mano che la riflessione su di essa si approfondisce. In ogni caso, si tratta sicuramente un lavoro che stimola il pensiero e la riflessione, e solo il tempo ci dirà se davvero riuscirà a lasciare un segno indelebile nel panorama cinematografico.

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