Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Per un appassionato lettore di fumetti americani, che ha conosciuto gli X-Men durante la meravigliosa gestione Claremont-Byrne più di dieci anni fa, è davvero difficile scrivere una recensione obiettiva di questo film: mentre per il primo sono stato in grado di scindere la visione da fan da quella di osservatore più tecnico, per questo sequel l'impresa è davvero ardua tante sono le corde toccate da Synger!
A scanso di equivoci, mi occupo subito di ciò che nel film no va…
La regia è, come già nel primo, troppo impersonale, talmente al servizio della storia e dei personaggi da annullarsi (quasi) del tutto nel cercare di accontentare tutti, spettatori "comuni" e fans. Il montaggio soffre nuovamente di bruschi cambi di scena, evidente scelta del regista che, però, spezza il ritmo della storia dando l'idea di una narrazione incompleta anche dove questa non sussiste, specie quando la sceneggiatura scivola in dialoghi decisamente banali là dove vorrebbero apparire profondi (su tutti, lo scambio di battute finali fra Wolverine e Ciclope).
Questo è quanto afferma il "critico"…
Il fan… beh, è semplicemente in estasi!!!!
Se il primo capitolo fungeva da introduzione dei personaggi, con una storia principale non molto convincente che si perdeva nei rivoli delle singole vicende, in questo sequel la vicenda si fa più compatta ed articolata, la sceneggiatura è molto più densa e persino le trame collaterali trovano modo di convergere in una narrazione decisamente ricca e senza cadute di tono. Certo, alcune digressioni (come la visita ai genitori di Bobby) sono forse eccessivamente lunghe, ma funzionali a comprendere l'ambiente in cui si muovono i protagonisti, che ne creano motivazioni e psicologie.
La storia è poi talmente colma di riferimenti, più o meno espliciti, alla controparte fumettistica del gruppo da deliziare qualsiasi appassionato: dalla lista di mutanti trovata da Mistica ai vari personaggi appena accennati (Colosso, Kitty Pryde, la Bestia) fino al finale, che richiama alla mente una saga molto famosa (e molto amata), creando un'attesa ancor più spasmodica per il terzo capitolo!
Come già nel primo film (e nei fumetti), alcuni personaggi vengono sacrificati a favore di altri: mantenendo centrale la figura di Wolverine, quelle di Rogue e Ciclope finiscono in secondo piano per favorire l'approfondimento di Bobby, Jean Grey (il vero fulcro di questo film) e Nightcrawler (un adattamento riuscito oltre ogni più rosea previsione), mentre Mistica finalmente ha l'occasione di mettere due parole in croce.
Synger ha più volte dichiarato di vedere gli X-Men come una saga infinita, un "work in progress" che, dipendesse da lui, andrebbe avanti all'infinito, e l'abilità con cui ha saputo integrare le sottotrame nella vicenda principale (il passato di Wolverine, i poteri di Jean e il "tradimento" di uno degli X-Men) non fanno che sperare continui su questa strada.
Un film sicuramente non perfetto, ma che sa catturare l'attenzione del grande pubblico con una narrazione densa e compatta riuscendo nel contempo a soddisfare anche il fan più accanito: più del primo, questo è senza dubbio il film definitivo sui supereroi.
Almeno fino a X-MEN 3…
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