Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Ogni tanto i Vanzina cercano di scostarsi dal cinema in cui sono (e si sono,un pò va detto) relegati,quel filone "panettoniano" che comunque al botteghino rende e non poco,che però puntualmente viene triturato dalla critica e ordinariamente cade nel dimenticatoio dopo i fasti brevi della prima visione.E ,come è successo anche a questa pellicola,l'interesse del grande pubblico che ha spesso premiato molti titoli vanziniani è stato molto rado.Peccato,perchè,con tutti i limiti che ha,"Il pranzo della domenica" è un tentativo di riproporre quella commedia all'italiana che ogni tanto si riaffaccia nelle nostre sale,ma a parte qualche sporadico caso,non riesce a ritrovare la presa sulla gente che aveva un tempo.Tornando al film,è vero che ha dei dialoghi spesso improntati allo stile fiction televisiva,che nei tempi spesso ricorda appunto le serie di sceneggiati televisivi apprezzate dai teleutenti,e che certi sviluppi della sceneggiatura sembrano messi lì e dimenticati(uno per tutti,il dottore forse innamorato di Galatea Ranzi).Ma ci sono dei buoni interpreti(sottolinereei la convincente prova di Maurizio Mattioli,intelligentemente sottotono e più bravo che in tv),qualche rimando azzeccato alla commedia classica("C'eravamo tanto amati" a iosa...),e una regia garbata che fa un pò stizzire.Sì,perchè quando si vuole si può essere anche più che decorosi,vero Carlo Vanzina?
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