Regia di Steve Beck vedi scheda film
Un cuore di paccottiglia horror con contorno di isterismi televisivi. Il gusto dell’effetto speciale, piuttosto puerile e degno di un fumetto, non fa che aggiungere punte di ignobiltà ad un prodotto senza fantasia, che ha il respiro di un comune episodio da serial tv. La tensione e il mistero crescono, sia pur a fatica, fra le strettoie dei soliti cliché romanzeschi, che mescolano innocenza e dannazione, tragedia e spensieratezza; però la suspense alla fine defluisce come acqua da una falla, disperdendosi in trovate che più che visionarie, sembrano espedienti pseudo-artistici da spot pubblicitario.
“Ghost Ship” è la solita avventura bagnata e arrugginita da disastro navale, il solito gioco labirintico a base di torce, tubi e paratie, pieno di trabocchetti come un videogame, ma privo di una vera soluzione, come un giallo concluso in fretta e furia, in vista dell’imminente uscita del suo sequel.
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